Uva ursina, la pianta che devi assolutamente conoscere
Uva Ursina: la pianta curativa che non puoi non conoscere
L’uva ursina, nota anche come “uva spina”o “busseto”, è un pianta sempreverde che cresce nelle zone montuose e boscose dell’emisfero settentrionale, in particolare in Europa, Asia e America del Nord. Quest’uva è stata utilizzata per scopi terapeutici da secoli, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, diuretiche, astringenti e antiossidanti.
Proprietà dell’uva ursina
Questa pianta contiene diversi principi attivi, tra cui l’arbutina, l’idrochinone, la tannina e gli acidi organici come l’acido ellagico e l’acido ursolico.
L’arbutina, presente in quest’uva, è un composto fenolico che agisce come diuretico e antinfiammatorio e può anche essere usato per trattare l’infezione delle vie urinarie. L’idrochinone è un composto organico che si trova nella pianta, che ha proprietà antibatteriche e antifungine e viene utilizzato per trattare le infezioni delle vie urinarie e altri disturbi renali.
Utilizzi terapeutici
L’Uva ursina può aiutare a prevenire e trattare le infezioni del tratto urinario, come la cistite, agendo come un agente antibatterico. Tuttavia, si consiglia di consultare un medico prima di assumerla per questo scopo.
L’effetto antinfiammatorio dell’uva ursina può aiutare a ridurre il gonfiore e il dolore associati all’infiammazione delle vie urinarie. L’uso di questa pianta potrebbe aiutare a prevenire la formazione di calcoli renali, poiché è in grado di aiutare ad aumentare la diuresi.
Il suo effetto diuretico potrebbe essere utile nel trattamento della gotta, una condizione che si verifica quando i livelli di acido urico nel sangue sono troppo elevati. Inoltre l’uso dell’uva ursina potrebbe aiutare a ridurre l’infiammazione del tratto gastrointestinale e migliorare la digestione.
È un frutto ricco di vitamine e antiossidanti ed è stato utilizzato in cucina da secoli. In cucina può essere utilizzata per preparare deliziose marmellate, salse dolci o piccanti, tè, insalate, crostate e biscotti.
Questa pianta contenendo anche composti chimici, potrebbe provocare effetti collaterali come vomito, nausea, febbre e vertigini, se non utilizzata in maniera corretta.