Tutto quello che c’è da sapere sul wasabi, una pianta giapponese dalle spiccate note piccanti

Oltre che comprato al centro commerciale, il wasabi può anche essere personalmente coltivato

Appartenente alla famiglia delle Brassicacee, il wasabi, soprannominato “ravanello giapponese” per via della sua particolare conformazione, viene ormai spesso utilizzato pure in Europa.

Più esattamente, riscuote ampio successo nella produzione di salse, anche se qui è già necessario effettuare una puntualizzazione. Al di là di quanto si possa credere, non va impiegato per ottenere quella di soia. Secondo il galateo del Paese asiatico, infatti, vanno gustate separatamente.

Come coltivare il wasabi senza acquistarlo al centro commerciale e preparare delle gustosissime salse

Preparare la salsa al wasabi

Il wasabi può essere facilmente coltivato, sia nel terreno che in vaso. Trovato in natura nei pressi di ruscelli, richiede un terreno umido e drenato. Inoltre, è il caso di prestare bene attenzione alla zona dove viene impiantato. Difatti, non sopporta né l’esposizione diretta ai raggi solari né le elevate temperature. Ecco perché gli esperti raccomandano di scegliere una zona semi-ombreggiata. Violare il semplice passaggio, rischia di mandare a monte l’intero lavoro, perciò attieniti alla dritta, fornita dagli specialisti.

Foglie verdi

Prima di ottenere dei risultati vi toccherà pazientare abbastanza. Difatti, il raccolto richiederà un paio d’anni, in caso contrario il wasabi tenderà a perdere il caratteristico sapore piccante. Al contrario delle apparenze, possiede un gusto parecchio forte, al punto da spingere talvolta alla lacrimazione. Cerca di consumarlo in dosi moderate, soprattutto all’inizio, quando ti ci devi ancora abituare. Per le stesse ragioni, non metterti le mani negli occhi subito dopo averlo toccato. Lavatele prima a dovere, altrimenti li irriterai, visto peraltro che è una zona parecchio delicata.

Raccolta radici

In merito alle tecniche da coltivazione da porre in atto, hai due opzioni. La prima consiste nel prendere una radice croccante, alla quale rimuovere le foglie, da grattugiare e con cui ricavare una pallina. Altrimenti, versa della polvere di wasabi in acqua e mescola bene, fino a ottenere un composto denso e omogeneo.

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