Tofu scaduto, come riutilizzarlo per nutrire le tue piante
Le proprietà nutritive del tofu possono renderlo un ottimo fertilizzante: sfruttale così
Tofu scaduto? Non sei la sola! Questo alimento di origine vegetale ha, infatti, una durata di conservazione limitata. Basta essere un po’ distratti e smette di essere commestibile.
Tuttavia, può ancora esserti di grande aiuto, in altri ambiti. I panetti contengono, infatti, delle vitamine e dei preziosi nutrienti, utili per prendersi cura delle piante. Se usufruirai delle sue qualità, il tofu scaduto avrà una seconda vita!
Come riutilizzare il tofu scaduto per nutrire le piante
Il tofu è un alimento di origine vegetale, a base di soia, che si sta diffondendo sempre più pure in Occidente come sostituto vegano del formaggio. Benché sarebbe preferibile non farlo mai arrivare a data di scadenza, anche allora sa rivelarsi prezioso, almeno tra gli appassionati di giardinaggio. Segui i passaggi che ora ti indicheremo e lo noterai tu stessa.
In poco tempo avrai pronto il tuo fertilizzante fai-da-te. Al solito, partiamo dalla lista degli ingredienti:
- acqua;
- un panetto di tofu scaduto.
Frulla, innanzitutto, il tofu, fino a una ottenere una purea, poi da filtrare al fine di eliminare il liquido in eccesso. Diluisci una piccola quantità del composto ottenuto in acqua a temperatura ambiente. Versalo in un nebulizzatore spray e imbevi un dischetto di cotone, con cui pulire accuratamente le foglie.
In alternativa, immergi i vasi delle piante in una bacinella con il fertilizzante diluito per un quarto d’ora, affinché le radici lo assorbiscano. Non ti resta altro che vaporizzare la miscela con lo spruzzino su fusto, foglie e terreno.
Il fertilizzante al tofu costituisce un fantastico prodotto naturale, date le preziose sostanze nutritive in esso contenuti come minerali e vitamine.
Seppur sia innocuo per le piante, è opportuno ricorrervi in un composto diluito, poiché la purea è abbastanza concentrata. Mi raccomando, però: non usarlo su coltivazioni già afflitte da problemi di salute, in quanto potresti aggravare il loro malessere e condurle alla morte.