Stenocactus crispatus: trucchi e segreti per far prosperare questa pianta grassa
Dalla concimazione al terriccio, ecco tutto quello che devi sapere sulla coltivazione dello Stenocactus crispatus
Dai cactus possono nascere dei fiori stupendi. Ne sarai d’accordo anche tu dopo aver visto quello generato dallo Stenocactus crispatus, bianco con striature lilla. Nonostante la pianta abbia lunghi aculei, prendersene cura è abbastanza semplice, purché si adottino i giusti accorgimenti senza lasciarsi andare a troppe improvvisazioni.
Esiste infatti un metodo corretto da seguire, del quale sarà un piacere parlare nei prossimi paragrafi. Andiamo quindi ad analizzare ogni singolo aspetto che può influenzare le condizioni della pianta. Te lo anticipiamo: alcune strategie devono essere adottate in determinati periodi dell’anno, mentre in altri periodi è consigliabile optare per soluzioni alternative.
Trucchi e segreti per far prosperare lo Stenocactus crispatus
Cominciamo dal terriccio: lo Stenocactus crispatus preferisce un terreno drenante con un pH compreso tra 6 e 7, arricchito con ghiaia. Una buona soluzione consiste in un mix di terreno sabbioso, fibra di cocco e vermiculite. Inoltre, è consigliabile rinvasare la pianta ogni anno per mantenere il terreno permeabile.
Dato che questa pianta cresce naturalmente in regioni tropicali o semidesertiche, richiede una temperatura compresa tra i 20 e i 35 gradi Celsius, un clima ventilato e un’adeguata esposizione alla luce, che sia in balcone o in giardino. Bisogna però fare attenzione a non esporla eccessivamente alla luce solare diretta durante l’estate, poiché potrebbe causare danni alla pianta.
Passiamo al fertilizzante: è consigliabile impiegarne uno liquido dalla primavera all’autunno, con un alto contenuto di azoto all’inizio del ciclo di vita e fosfato e potassio durante la fioritura.
Considerando l’habitat naturale dello Stenocactus crispatus, ecco alcuni consigli sull’irrigazione: in inverno, basta una volta a settimana, mentre dalla primavera all’autunno è consigliabile farlo una o due volte alla settimana.
Verifica l’umidità del terreno infilando un dito: se è secco, sarà necessario procedere con l’annaffiatura. È preferibile utilizzare acqua piovana o distillata ed esclusivamente per il terreno, così da evitare danni alla pianta.