Spaccatura pomodori: fattori determinanti e come prevenire
Strategie efficaci per evitarne l'insorgere
Chi ha una buona dimestichezza con la terra (magari perché di professione fa il contadino) saprà bene quanto la spaccatura dei pomodori costituisca un problema diffuso.
Le cause e come prevenire la spaccatura dei pomodori
Anche se preferiremmo sostenere il contrario, bisogna guardare in faccia alla realtà. Nella fattispecie, le riconosciamo perché lungo l’epicarpo, ossia la parte esterna della buccia, vengono a formarsi delle linee verticali. Di per sé tale condizioni non rovina la coltura, che pertanto resta commestibile.
Ma allo stesso tempo sarebbe il caso di prendere sul serio la condizione, dati i possibili rischi correlati. Cerchiamo di fare chiarezza in merito e di stabilire quando (ma soprattutto come) agire.
Partiamo dal fattore scatenante: dietro alla spaccatura dei pomodori c’è una questione di idratazione. Ad esempio, le temute bombe d’acqua determinano lo sbalzo idrico. Se viene accompagnato da un netto scompenso termico, aumenteranno in misura esponenziale le probabilità di incorrere in tali disagi.
Inoltre, in talune circostanze c’entra l’annaffiatura dell’orto. Per l’esattezza, è una cattiva abitudine quella di annaffiare abbondantemente durante le ore calde della giornata.
Le condizioni si manifestano normalmente nel corso della maturazione, ossia quando la buccia cambia tonalità e si ammorbidisce. Spuntano delle fessure, dall’andamento radiale o circolare rispetto al punto d’intersezione del peduncolo.
La maggior parte delle volte consistono in segni superficiali, ma nelle eventualità peggiori colpiscono la polpa, andando a creare le condizioni per la formazione di muffe e marciumi, oltre all’invasione di parassiti, ad esempio le formiche.
Adesso proviamo, però, a capire come affrontare il problema e risolverlo. In primis, è necessaria una buona irrigazione, ma senza eccedere poiché, se così fosse, ci sarebbero degli sbalzi idrici. Il periodo ideale della giornata per l’annaffiatura è di prima mattina o di sera, mentre nelle ore calde la pratica diventa controproducente.
Infine, è opportuno adoperarsi per un adeguato drenaggio del terreno, attraverso la generazione dei scoli di deflusso con la zappa.