Sembra riso ma non lo è: di cosa si tratta
Sembra proprio del riso, ci assomiglia molto, ma non lo è, anche se potrebbe presto prenderne il posto
Se credevi che stessimo per parlarti di una qualche tipologia di riso particolare, possiamo subito smentirti. A primo impatto, in effetti, sembra proprio una ciotola piena di riso ma non lo è affatto. Ricco di proteine in effetti può anche essere mangiato se viene cotto. Mantiene perfettamente la cottura e rispetta le biodiversità dell’ambiente in cui viene seminato in pieno inverno. Si tratta della Zizzania, un cereale che sembra riso, ma ha proprietà completamente differenti. Con il suo elevato potere saziante e il basso indice glicemico, si rivela perfetta anche per chi segue diete ipocaloriche.
Proprietà della zizzania
Per tutti coloro che ancora non la conoscono, la zizzania è una pianta acquatica e si presenta con un coloro che va dal rosso, scurendosi, fino ad arrivare a un vero. Si presenta con la sua forma allungata e i chicchi lunghi e sempre croccanti. Il sapore ricorda vagamente la nocciola e il tè. Sono ormai secoli che questa pianta viene coltivata, ma forse ancora sono in tanti a non conoscerla. Il suo habitat naturale è il Nord America e il Canada. Il WWF l’ha inserita nei 50 cibi del futuro.
Sembra infatti, che in un prossimo futuro andrà a sostituire il riso, che purtroppo ha bisogno di acqua, in un periodo dell’anno, come l’estate, in cui scarseggia. Invece la zizzania viene seminata in pieno inverno, quando, ovviamente, la siccità non c’è affatto.
La zizzania non ha bisogno dell’utilizzo di pesticidi e permetterebbe di diversificare le culture con la rotazione dei campi, che permette di evitare che il terreno si esaurisca completamente, non permettendo più nessuna cultura. Questo è un altro punto a favore della zizzania e sfavore del riso, per cui la coltivazione biologica sembra quasi impossibile. Il suo essere seminato tardi lo rende preda di erbacce Insomma, il futuro sembra essere la zizzania, con le sue peculiari caratteristiche. Un cibo salutare, per cui non si utilizzano pesticidi e non sviluppa tarme e farfalline, come invece succede al riso.
