Scarpetta di Venere, è l’orchidea più affascinante e rara d’Italia: scopri come coltivarla

Come coltivare la scarpetta di Venere, un fiore avvolto da fascino e mistero

Oggi vogliamo parlarvi di un vero tesoro della natura, l’orchidea più affascinante d’Europa, la cypripedium calceolus, conosciuta col nome di scarpetta di Venere. Questa pianta prima molto diffusa è diventata una rarità e sopravvive solo in alcune aree montuose di Francia, Germania, Austria, Svizzera e Italia. In altre nazioni è praticamente estinta a causa della raccolta e dei cambiamenti ambientali

orchidee

La scarpetta di Venere ha la capacità di sopravvivere a temperature estreme che raggiungono addirittura i -30 gradi, condizione che nessun’altra pianta sarebbe in grado di sopportare. Un aspetto curioso è che, grazie alla coltivazione in vitro è possibile coltivarla come pianta ornamentale da giardino.

Scarpetta di Venere; come coltivare questo tesoro della natura

Questa pianta ha un rizoma sotterraneo e radici molto profonde. Gli steli, che compaiono tra aprile e maggio, portano da 3 a 5 foglie lanceolate di un verde intenso. I grandi fiori colorati la rendono unica e appariscente. Il labello, che ricorda la forma di una scarpetta da cui prende il nome, è di un giallo luminoso mentre i petali e sepali sono bruno violaceo o con sfumature verdi.

Per quanto riguarda la coltivazione, quest’orchidea a differenza delle altre piante non può essere prelevata dalla natura ma va acquistata in vitro, poiché le piante selvatiche oltre a non riuscire ad adattarsi ai cambiamenti sono protette dalla legge. Il periodo migliore per piantare la scarpetta di Venere è l’autunno. Quando si pianta il rizoma deve essere circondato da un substrato di ghiaia porosa e pietra pomice.

orchidea selvatica

Il terriccio ideale per questa pianta deve essere ben drenante e ricco di humus. Per quanto riguarda l’esposizione, questa pianta non tollera i raggi del sole diretti, sopratutto durante le ore calde della giornata. Parlando di irrigazione la scarpetta di Venere teme i ristagni quindi dovrebbe essere annaffiata moderatamente ma in maniera costante e preferibilmente con acqua piovana. Se la pianta si presenta debilitata, ogni 10 giorni è necessaria una fertilizzazione con prodotti specifici per questa particolare pianta.

La scarpetta di Venere è avvolta da storie e leggende che ne celebrano la bellezza. Una famosa leggenda racconta di Venere e Adone e la scarpetta di Venere è un simbolo del loro amore eterno. Se doveste avere la fortuna di vederla anche una sola volta nella vita, limitatevi ad osservarla senza raccoglierla, in modo da dare anche alle generazioni future la possibilità di godere di questo spettacolo della natura.

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