Rosmarino, con il trucco del rametto puoi moltiplicarlo all’infinito senza alcun costo
Scopri come moltiplicare il rosmarino attraverso la tecnica del rametto, garantendoti piante sempre fresche e aromatiche senza doverle acquistare ogni anno
La coltivazione del rosmarino è un’arte che permette di avere sempre a disposizione questa erba aromatica, nota per il suo profumo intenso e le sue proprietà culinarie. Esistono tecniche semplici per riprodurre questa pianta, garantendo una fornitura costante anno dopo anno, senza la necessità di acquistarne di nuove. Scopriremo insieme come moltiplicare il rosmarino attraverso metodi pratici e accessibili a tutti.
Caratteristiche del rosmarino
Il rosmarino, scientificamente conosciuto come Rosmarinus officinalis, è una pianta perenne che cresce spontaneamente nelle regioni mediterranee. Si trova diffuso in tutta Italia, specialmente lungo le coste tirreniche e ioniche, e nelle aree interne, come ad esempio in Molise e nel Garda. Questa pianta può raggiungere un’altezza che varia dai 50 ai 300 centimetri, presentando foglie lunghe e persistenti che misurano da 2 a 3 centimetri. Le foglie emanano un aroma caratteristico che rende il rosmarino un ingrediente molto apprezzato in cucina.
Il rosmarino prospera in ambienti soleggiati e caldi, mentre non tollera il freddo intenso e l’umidità eccessiva. Pertanto, se si decide di coltivarlo in balcone o in giardino, è essenziale utilizzare un terriccio ben drenato, spesso miscelato con sabbia, per favorire una crescita sana e robusta.
Come avviene la moltiplicazione del rosmarino
La riproduzione del rosmarino è possibile attraverso il metodo del “rametto”, che consiste nel prelevare un segmento di pianta dalla pianta madre e farlo radicare nel terreno. Questo procedimento consente di ottenere nuove piante senza dover acquistare esemplari già sviluppati. I nuovi rosmarini ottenuti tramite questa tecnica tendono a maturare più rapidamente rispetto a quelli nati da semi, che richiedono tempi di germinazione più lunghi.
Le piante generate presentano le stesse caratteristiche della pianta madre, inclusi aroma e resistenza. Dopo un periodo di crescita che varia da qualche mese, si possono già utilizzare per le preparazioni culinarie, rendendo questo metodo molto vantaggioso per chi ama cucinare e utilizzare erbe fresche.
La tecnica
Prelevare un rametto di rosmarino non danneggia la pianta madre, permettendo di moltiplicare la pianta senza comprometterne la salute. Per ottenere buoni risultati, è consigliabile tagliare i giovani steli verdi, che si trovano generalmente alla base della pianta, evitando quelli più legnosi. Per eseguire il taglio in modo corretto, è opportuno utilizzare delle forbici affilate e selezionare un segmento di almeno 10 centimetri. È utile prelevare più rametti, in caso di eventuali insuccessi.
Dopo aver tagliato il rametto, è importante rimuovere le foglie dalla parte inferiore e immergerlo in acqua in un luogo caldo, lontano dalla luce solare diretta. L’acqua deve essere cambiata ogni due giorni per mantenere il livello di ossigeno e prevenire il deterioramento. Se i rametti sopravvivono per un periodo compreso tra 4 e 8 settimane, si osserveranno delle radici svilupparsi.
In seguito, è possibile trasferirli in un vaso più grande con terriccio sabbioso, facendo un buco nel substrato e inserendo il rametto, esponendolo alla luce per almeno 6-8 ore al giorno. Quando la pianta raggiunge un’altezza di circa 15 centimetri, è pronta per essere utilizzata, e sarà possibile prelevare nuovi rametti senza danneggiare eccessivamente la pianta madre, evitando di rimuovere più di un terzo della pianta, poiché cresce lentamente.
Se, invece, i rametti prelevati si presentano marroni e le foglie si staccano facilmente, vuol dire che non hanno attecchito e sarà necessario ripetere il processo con nuovi rametti per continuare la moltiplicazione del rosmarino.