Questo animale vive nel nostro organismo, ma non potete immaginare dove
Le conoscenze relative alla flora microbica del nostro organismo continuano ad espandersi giorno dopo giorno. E tu, quante ne sai?
I microrganismi sono da sempre partner imprescindibili per il funzionamento fisiologico del nostro organismo. Basta pensare alla complessità dei meccanismi digestivi e all’intervento dei batteri per avere anche solo una minima percezione.
Si tratta di forme di vita invisibili, i cui effetti si riflettono però sul benessere e sulla funzionalità del nostro corpo.
Cambiando la nostra prospettiva sul mondo e su noi stessi, osservandoci al microscopio, è possibile scoprire un vero e proprio universo che si cela alle spalle della nostra salute, tanto popolato da essere inimmaginabile.
Questi microrganismi possono avere una funzione positiva, e arrecare dei benefici all’organismo che li ospita, oppure essere causa di patologia.
Sapete che esistono degli esserini che popolano persino le radici dei peli del vostro viso? Scopriamo qualche dettaglio in più su di loro.
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Un ospite per… pelo
Proprio così, questi microrganismi trovano sede sul nostro viso, e sono dei piccoli acari dal nome che suggerisce quale sia la loro ubicazione: Demodex folliculorum.
L’essere umano è totalmente ignaro, dal punto di vista fisico, della loro presenza, e non percepisce affatto né i loro movimenti né la loro esistenza.
Eppure questi esserino colonizzano indisturbati il volto di ognuno di noi, tanto da essere considerati parte integrante del normale microbiota cutaneo.
In condizioni fisiologiche la loro presenza non solo è impercettibile, ma anche innocua. Tuttavia alterazioni della pelle o proliferazioni microbiche incontrollate possono provocare alterazioni.
Disequilibri delle popolazioni di Demodex possono provocare infiammazioni, che hanno come sintomo prurito e sensazione di solletico a livello oculare.
L’infiammazione inoltre si manifesta con arrossamento dell’area anche circostante all’occhio e se cronica può provocare offuscamento della vista e formazione di croste.
Un evidenza di alterazioni è anche la perdita delle ciglia, sulle quali è possibile individuare il Demodex in esplorazione al microscopio.
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