Quando piantare le fave? I contadini fanno così
Tutto quello che c'è da sapere sulla semina delle fave
Le fave sono un alimento nutriente, gustoso e versatile che offre numerosi benefici per la salute e ha un ruolo importante nella dieta di molte persone in tutto il mondo. La loro coltivazione è facile e adatta anche ai coltivatori meno esperti. Le fave possono essere coltivate sia al sud che al nord Italia, ma il periodo di semina varia a seconda del clima. In questo articolo andremo a vedere come e quando seminare le fave.
Come e quando seminare le fave
Le fave si possono seminare direttamente in piena terra in primavera o in autunno, a seconda della zona climatica in cui si vive. In generale è consigliabile seminarle in primavera, dopo che il terreno si è riscaldato e non è più soggetto a gelate. In questo modo i semi germineranno più facilmente e la pianta potrà crescere vigorosamente.
Per piantare le fave è consigliabile scegliere un terreno ben drenato e ricco di sostanza organica. Prima di seminare bisogna preparare il terreno lavorandolo in profondità e aggiungendo del concime organico. Le fave preferiscono un terreno leggermente alcalino, quindi se il terreno è troppo acido è consigliabile aggiungere un po’ di cenere di legna o di carbonato di calcio.
Una volta preparato il terreno potete procedere seminandole a una profondità di circa 5-7 cm e a una distanza di circa 10-15 cm l’una dall’altra. Le fave preferiscono posizioni soleggiate, quindi assicuratevi che il luogo scelto per la semina riceva abbastanza luce solare durante il giorno.
Durante la crescita delle piante mantenete il terreno costantemente umido ma non eccessivamente bagnato. È importante anche fornire un supporto alle piante di fave, in quanto tendono a crescere in modo disordinato. Potete utilizzare dei pali di legno o appositi supporti per piante rampicanti per evitare che si pieghino o si rompano.
Le fave sono piante autofertili, quindi non è necessario piantare più di una varietà per ottenere una buona produzione. Una volta che hanno raggiunto il loro pieno sviluppo, potete raccoglierle quando sono ancora giovani e tenere per consumarle fresche o lasciarle maturare per essere essiccate e conservate per lunghi periodi.