Quando fare e perché fare la cimatura delle fave

La cimatura delle fave ti aiuterà molto in vista della raccolta

Ai fini di un raccolto abbondante, occorre avvalersi delle tecniche corrette, che magari gli stessi professionisti adottano. Anche se sprovvisti degli strumenti più sofisticati è possibile ottenere degli splendidi risultati, purché vengano applicati i metodi corretti. Quello di cui ti andremo a parlare è la cimatura delle fave, un processo semplice, ma sulla quale talvolta emergono dei dubbi.

Per toglierti ogni dubbio sui passaggi da rispettare, prosegui con la lettura: al termine, te ne saprai occupare in completa autonomia!

Cimatura delle fave: quando farla e per quale motivo

Pianta fave

Affinché le fave rendano al massimo è il caso di informarsi bene prima di porre in pratica un qualsiasi metodo. Lasciare guidare dall’impellente bisogno di improvvisare ti creerà soltanto dei problemi. Scendendo nel dettaglio della cimatura, esiste un momento migliore, ovvero gli inizi di giugno.

Non aspettare troppo perché rischieresti di rovinare tutto, a causa dell’eccessiva umidità o del caldo afoso. Il nostro, come potrai intuire, è un consiglio generale, da rapportare alle peculiarità della zona dove ti trovi.

Fave

In generale, la cimatura delle fave va eseguita al raggiungimento della pianta dell’altezza desiderata: lo capisci dai primi baccelli, che spuntano sulle ramificazioni laterali. Al termine del fusto dominante, recidi in modo netto gli ultimi 10 cm mediante un coltello da potatura affilato e disinfettato. Non tagliare troppo, altrimenti rischieresti di rovinare il getto principale. Così facendo, la produzione di fiori e frutti sarà rigogliosa.

Ciotola di fave

La rimozione dell’apice ridurrà anche le probabilità che la pianta venga infestata dai parassiti. Questo perché è la parte preferita da “afidi e compagnia”. Tranne che in caso di emergenza, i trattamenti antifungini e antiparassitari non andrebbero eseguiti.

Dopo la cimatura delle fave, provvedi a una irrigazione regolare e adopera un fertilizzante naturale avente poco azoto. Infine, per mantenere l’umidità nel terreno prosegui con la solita pacciamatura, utile anche a prevenire lo sviluppo di erbe infestanti.

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