Psychotria elata, quello che non sai sulla pianta “del bacio”
La singolare forma delle infiorescenze le è valso il suo soprannome
No, nessun abile lavoro di foritocco: l’immagine di copertina è autentica! Ebbene sì, esiste una specie con questa forma insolita. Il suo nome? Psychotria elata o Palicourea elata, ma per tutti è semplicemente la pianta “del bacio”. Il motivo, beh, lo intuirai!
Cosa sapere sulla Psychotria elata, la pianta “del bacio”
La curiosa denominazione deriva dalle infiorescenze, le quali, durante la fase iniziale di sviluppo, presentano due brattee carnose richiamanti delle labbra, dall’accesa tonalità rosa, manco le fosse stato fatto un botulino!
La pianta del bacio è un arbusto appartenente alla famiglia delle Rubiacee, in grado di svilupparsi spontaneamente nelle foreste pluviali tropicali dell’America Centrale e del Sud, soprattutto in Costa Rica, Panama ed Ecuador. Purtroppo, rischia di estinguersi, indicano gli esperti. Ergo, procederne alla vendita costituisce un atto illegale, punito dalla legge in modo diverso da Paese a Paese.
Trattenersi dall’assumere certe iniziative dovrebbe, però, venire naturale a prescindere, data la grave emergenza affrontata dall’ecosistema. È troppo comodo pretendere un cambiamento e mancare noi per primi di rispetto al Pianeta. Insieme abbiamo l’opportunità di promuovere la svolta green: rendiamocene conto e agiamo di conseguenza.
I fiori della pianta del bacio, bianchi, sbocciano nel nostro inverno, ovvero da dicembre a marzo. Attirano farfalle e colibrì, delle creature fondamentali nel processo di impollinazione. La Psychotria elata predilige climi umidi e ombreggiati, tipici delle foreste pluviali. Raggiunge il culmine della propria bellezza alla base di alberi con chioma folta, che le offrono dai raggi solari diretti.
In caso contrario, è concreto il rischio di vedere seccare le foglie e alla morte prematura della cultivar. Onde evitare di pentirsene quando sarà ormai troppo tardi, occorre prendere consapevolezza delle specificità della Psychotria elata.
Sogni di coltivarne una in casa? A costo di fare i guasti della situazione, preferiamo essere onesti fino in fondo: sarà un’impresa ardua. Infatti, le pretese sono varie, come un’elevata umidità, frequenti annaffiature, un terreno ben drenante e un’adeguata copertura, sia ai raggi UV sia alle correnti d’aria.