Le possibili cause della psoriasi infantile e come curarla
Come riconoscere la psoriasi infantile e in che modo trattarla
La psoriasi infantile è piuttosto rara rispetto a quella della popolazione adulta, colpita tra il 2 e il 4 per cento, senza distinzione tra uomini e donne.
Psoriasi infantile: diagnosi e cure
È una malattia infiammatoria della pelle di origine autoimmune, caratterizzata da arrossamenti e squame. Anche se non risulta contagiosa, è ereditaria. Può colpire qualsiasi zona del corpo, anche se tende a concentrarsi perlopiù nelle aree dei gomiti, delle mani, della pancia o della schiena. Tra i fattori potenzialmente in grado di innescare la patologia spiccano:
- infezioni batteriche, virali o causate da funghi;
- traumi o lesioni cutanee;
- elementi psicologici, in particolare lo stress;
- eccessiva esposizione alla luce solare (ustioni);
- mancanza di luce solare (clima freddo).
Le manifestazioni nei più piccoli sono di solito le stesse degli adulti. Tuttavia, le forme maggiormente comuni sono le seguenti:
- a placche;
- guttate: si tratta di piccoli arrossamenti e desquamazioni (“a goccia”), talvolta puntiformi, diffuse lungo l’intero ambito cutaneo ma soprattutto sul tronco;
- inversa: nei pressi delle pieghe cutanee tipiche di zone quali le ascelle, l’inguine o i genitali si vengono a formare delle caratteristiche macchie o chiazze rosse, dall’aspetto lucido e lisce al tatto. Sono piuttosto rare nei bimbi.
Qualora in famiglia vi siano dei precedenti, sarebbe opportuno consultare il pediatra di fiducia per individuare il giusto trattamento contro la psoriasi infantile. Solo un medico sarà capace di fornire la diagnosi corretta, prescrivendo, eventualmente, una terapia a base di creme idratanti o, ad esempio, l’acido salicilico.
Talvolta il problema si manifesta all’improvviso, senza nessun segnale che lo anticipi. Ecco perché è importante fornire al piccolo un adeguato sostegno non solo clinico, bensì pure psicologico, affinché accetti la situazione e ciò non vada a impattare sulla sua autostima. È necessario fargli capire che il problema può essere curato con le giuste terapie.