Il metodo migliore per avere le foglie del pothos rigogliose e forti
Pothos: come evitare che le foglie ingialliscano
Il pothos è una pianta rampicante che molti amano avere in casa o nel proprio ufficio, in quanto non solo è bella da vedere, ma purifica anche l’aria dalle sostanze tossiche che ci sono in giro. Il nome scientifico del pothos è Epipremnum aureum ed è usato soprattutto negli appartamenti per decorare l’ambiente.
Viene scelto soprattutto da chi non ha particolarmente il pollice verde, in quanto non ha bisogno di molte cure. Tutto quello di cui ha bisogno è molta illuminazione e di essere innaffiata di tanto in tanto. Bisogna però sapere come annaffiarlo, per evitare che le sue foglie possano diventare gialle.
Come annaffiare il pothos
Bisogna annaffiarlo correttamente solo una volta a settimana, in quanto la pianta non ha bisogno di particolare umidità, dato che la prende dall’ambiente. Una volta all’anno invece il pothos deve essere trapiantato, soprattutto nel periodo primaverile.
Il trapianto
Questa azione può avvenire in qualsiasi condizione, sia che la pianta sia asciutta sia bagnata. Quando vedi che sta per appassire, allora prova a farla rivivere: innanzitutto elimina le foglie appassite, disinfetta gli attrezzi da potatura, effettua il trapianto della pianta assicurandoti che non ci siano parassiti e metti il pothos in una zona illuminata e con poca acqua.
Perché le foglie del pothos ingialliscono?
Le foglie di questa pianta possono ingiallire soprattutto quando iniziano a seccare o quando hanno un eccesso di umidità. Un altro motivo per cui le foglie ingialliscono è che c’è una mancanza di nutrienti nella terra, in particolare sali minerali che si trovano nel substrato.
Infatti il terreno non contiene costantemente i nutrienti di cui la pianta ha bisogno. Capita che dopo un po’ di mesi questo impoverisce e dobbiamo cambiarlo, aggiungendo poi all’irrigazione un po’ di fertilizzante per piante naturali.
Se queste foglie sono sul tuo pothos, allora procedi alla potatura. Puoi farlo in qualsiasi momento dell’anno, anche se è meglio che lo si faccia nei momenti in cui la pianta cresca meno attivamente.