Gusci delle noci sulle piante, perché tutti i giardinieri lo fanno in primavera

I gusci delle noci tendiamo a buttarli, non appena ne abbiamo occasione. Una volta rimossi, crediamo abbiano ormai esaurito il proprio compito e vadano, dunque, buttati negli appositi contenitori della spazzatura. In verità, hanno ancora una loro efficacia, anche per quanto riguarda la coltivazione delle piante.

Anziché buttare via un prezioso patrimonio, cerca di ridargli una vita, nei termini e nei modi indicati. Lo constaterai tu stessa: le procedure da seguire sono estremamente semplici, alla portata di chiunque. L’unico requisito indispensabile è quello della pazienza, niente di più.

Come sfruttare le qualità dei gusci delle noci in primavera

Anche se il primo pensiero è di sbarazzarsene, i gusci delle noci hanno ancora un importante compito da ricoprire. Nello specifico, aiutano a stimolare la crescita della coltivazione, cosicché sia forte e rigogliosa. Tante casalinghe (e casalinghi) con il cosiddetto pollice verde ne sanno trarre a pieno beneficio, andando a ridurre gli sprechi, un problema concretamente avvertito dalla nostra società. Senza perderci in inutili preamboli, andiamo, quindi, a vedere quali tecniche adottare, affinché i benefici arrivino.

Soprattutto nella stagione primaverile, con il ritorno delle giornate calde, per poi proseguire in estate, i gusci delle noci hai modo di distribuirli direttamente sulle piantagioni. A cosa servono te lo spieghiamo subito: date le peculiarità riconosciute dagli esperti, trattengono acqua e umidità. Un’azione di importanza vitale, in riferimento a determinate specie.

Inoltre, se macinati o inceneriti, i gusci delle noci si rivelano un fertilizzante naturale fantastico. Al giorno d’oggi, le aziende immettono in commercio una caterva di prodotti, tuttavia sugli ingredienti tendono a permanere dei dubbi.

Qualora, però, fossi tu stessa a realizzarlo, avrai tutto il diritto di dormire sonni tranquilli. Magari sarà un po’ più laborioso, tuttavia i pro superano i contro per ampio margine. Tieni anche presente il vantaggio in termini economici, derivante dal risparmio correlato.