Berberis, non sono solo belle ma anche sane: ecco perché dovresti usare queste bacche

Proprietà e benefici delle bacche di Berberis vulgaris

Il Berberis vulgaris è un arbusto originario dell’Europa e del Nord Africa. Questa pianta ha una lunga storia come rimedio popolare per disturbi digestivi, diarrea e perdita dell’appetito. Le sue bacche sono utilizzate da sempre per preparare ottime marmellate.

arbusto

Le proprietà del Berberis

Questa pianta è ancora soggetta a studi, in particolare il suo contenuto di Berberina, una sostanza in via di definizione medica. Questo composto chimico è in grado di ridurre i livelli di zucchero nel sangue nelle persone affette da diabete. L’assunzione di questa sostanza inoltre, riduce il colesterolo e il livello dei trigliceridi nel sangue.

albero

In base ad uno studio inoltre è in grado di ridurre la diarrea causata da Escherichia Coli. Ci sono diverse persone che adorano le bacche di Berberis vulgaris e ne consigliano l’utilizzo in salsa, gelatina, vino, tè o come sostitute ai mirtilli o all’uvetta quando si cucina.

Le bacche possono essere acquistate in negozi di alimenti naturali oppure sul web. Per conservarle al meglio è consigliabile metterle in frigorifero. Per un effetto benefico si raccomanda di ingerire dalle 2 alle 6 bacche al giorno. Se assunte in dosi massicce possono causare nausea, vomito, diarrea e repentini cali di pressione.

bacche commestibili

Queste bacche sono assolutamente sconsigliate in gravidanza poiché potrebbero stimolare le contrazioni uterine e causare aborti spontanei.

In passato la corteccia del Berberis era utilizzata per tingere di giallo i tessuti ed il cuoio oltre che nella preparazione di medicamenti per la sua azione diuretica, emostatica, tonica e leggermente lassativa. Per la sua proprietà di provocare le contrazioni della milza è consigliata come coadiuvante nel trattamento della malaria.

Per la cultura indiana e cinese, il sapore amaro delle radici di questo arbusto tonifica la digestione, perché migliora l’attività dello stomaco: secondo le analogie orientali, alle funzioni gastriche è associato il colore giallo, proprio lo stesso del legno di questa pianta.

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