Non tutti conoscono la Passacrassana, pera molto dolce ma in via d’estinzione
Ci sono frutti particolari che non tutti conoscono; si può fare l'esempio con la pera Passacrassana, frutto raro in via d'estinzione
Con l’arrivo della stagione autunnale, arrivano anche inevitabilmente i frutti tipici di questa stagione. Non tutti però sono a conoscenza dell’esistenza della pera Passacrassana. Questo frutto ha delle dimensioni maggiori rispetto ad una normale pera ed è caratterizzato da un sapore davvero parecchio forte.
La pera Passacrassana è una pera delle dimensioni di una mela; originaria dei territori francesi e in alcune parti coltivata anche in Italia. Nata nel 1855 da un incrocio tra una pera e una mela cotogna, questo frutto è molto dolce. Sfortunatamente è destinato all’estinzione e nell’arco di pochi anni, sarà impossibile riuscire a trovarlo.
La motivazione di tale rarità, che ne provocherà l’estinzione, dipende dal fatto che la pianta di questo frutto è molto ma molto fragile; ciò significa che è soggetto ad infestazioni di parassiti e a diverse infezioni che non lasciano scampo alla pianta.
Come mangiare questo frutto
Dopo aver analizzato più o meno in linee generali la storia di questo frutto molto antico, è normale chiedersi come mangiare correttamente la pera Passacrassana.
Come sopra accennato, questo frutto è parecchio dolce, ma è anche aromatico. Ciò significa che tale pera risulta essere perfetta sia per piatti dolci, ma anche per piatti salati, come formaggi e carni.
Si può cuocere quindi al forno e ad essa si possono aggiungere spezie, quali il cardamomo, l’anice, la cannella e perfino i chiodi di garofano. Perfetta per fare anche delle confetture, la pera Passacrassana è un alimento versatile e perfetto per fare anche colazione.
La perdita del frutto
È innegabile che la pera Passacrassana è un frutto parecchio raro da trovare e tra qualche anno sarà completamente impossibile. La sua pianta come accennato è fragile ed è sensibile al colpo di fuoco batterico, malattia che compromette la salute di alcune piante e alberi; questi sono i meri, i peri, i cotogni e i nespoli.
A causa del batterio Erwinia anylovora i fiori diventano inevitabilmente neri come se si fossero bruciati. La malattia è contagiosa e incurabile e per tale ragione moltissime persone non rischiano i propri campi, a tal punto che la produzione di questo frutto, in Francia, è illegale.