Non tutti lo sanno: come coltivare il dattero con successo
Come coltivare la pianta da dattero e gustare questo meraviglioso frutto esotico
Il dattero è un frutto carnoso e dolce che cresce sulla palma da dattero. È considerato uno dei frutti più antichi risalenti all’età della pietra e da allora è stato un alimento importante in molte culture in tutto il mondo. Esistono diverse varietà di questo frutto e tutte con la polpa morbida e succosa e con un gusto dolce che ricorda il caramello.
Come coltivare la palma da dattero
La coltivazione del dattero richiede un clima caldo e secco, terreni sabbiosi e una buona gestione dell’irrigazione. I datteri sono generalmente coltivati in paesi come l’Egitto, l’Arabia Saudita, l’Iran, California e in Italia, prevalentemente a Palermo.
La palma da dattero è tipica dei climi subtropicali, per questo la temperatura ideale per farla crescere sana si aggira intorno ai 30-40 gradi. Inoltre, predilige un basso grado di umidità, l’esposizione al sole diretto ed un terreno fertile e ben drenante.
La propagazione del dattero avviene principalmente attraverso la semina. I semi di dattero vengono raccolti dai frutti maturi e lasciati asciugare per alcuni giorni. Dopo averli fatti germinare per un paio di settimane, vengono piantati in vasi o direttamente nel terreno.
In alternativa la pianta può essere propagata per polloni. In questo caso basterà rimuovere un ramo dalla pianta madre e dopo un anno piantarlo nel terreno.
Visto che l‘Italia non ha di certo il clima ideale per coltivare questa palma, una buona idea sarebbe quella di provare con la coltivazione in vaso, in modo da poter tenere la pianta al riparo durante i mesi freddi.
Il dattero ha anche molti benefici per la salute. Il suo contenuto di fibre aiuta a promuovere una buona digestione e a prevenire la stitichezza. La presenza di antiossidanti nel dattero aiuta a combattere i radicali liberi nel corpo e a ridurre l’infiammazione.
Una caratteristica che contraddistingue questo frutto sono i tempi di conservazione. I datteri secchi possono essere conservati per diversi mesi o addirittura anni senza perdere le loro proprietà nutritive.
