Non gettarla! Tutti i trucchetti per usare la cenere (non tutti li conoscono)
La cenere vanta diverse modalità d'uso alternative, delle quali ti mettiamo ora a conoscenza
Dopo averti tenuta ben al calduccio, la legna si è trasformata in cenere. Un materiale di scarto, da buttare nell’apposito contenitore della spazzatura, penserai. E invece, malgrado le apparenze, non è così: ti può ancora essere utile.
Tienine conto la prossima volta in cui sarai tentata di liberartene. Grazie alle sue proprietà, sa essere di notevole aiuto in varie circostanze, delle quali ti andremo ora a parlare.
Cenere: modalità d’uso alternative
La cenere è indicata nelle faccende domestiche, valida nella preparazione di detergenti e sgrassanti. Mettine un po’ all’interno di una bacinella d’acqua e lascia passare almeno 24 ore. Dopodiché, filtra mediante una calza di nylon o della carta e, a quel punto, aggiungici del detersivo per piatti.
Nemmeno qui tradirà le attese, bensì supererà l’esame a pieni voti. Rimanendo, infine, nell’ambito della pulizia, la cenere consente di preparare la cosiddetta lisciva, ottenibile mischiandola con acqua e bicarbonato di sodio, olio d’oliva o succo di limone.
La cenere presenta un elevato contenuto di magnesio, fosforo e potassio. Proprio quest’ultimo elemento si rivela prezioso nel giardinaggio. Versa il composto sulla base delle tue piante: i risultati non tarderanno ad arrivare.
In virtù delle sostanze nutritive, ti accorgerai ben presto di quanti benefici abbia apportato alle coltivazioni. Persino gli stessi agricoltori spesso se ne avvalgono, consci dei tanti vantaggi. Poiché contribuisce a ridurre il pH del terreno, ti raccomandiamo, però, di non servirtene nel caso di quelle specie che richiedono un’elevata acidità. In tali frangenti, anziché favorire una coltura rigogliosa e abbondante, rischieresti seriamente di sortire l’effetto opposto.
Distribuire un po’ di cenere a bordo delle coltivazioni è utile anche per una seconda ragione, altrettanto meritevole di considerazione. Difatti, ti consente di contrastare con efficacia gli agenti esterni, nello specifico le lumache e le limacce. Entrambe rosicchiano i germogli, perciò conviene intervenire al più presto, onde evitare che compromettano il raccolto.