Mela cotogna: perché è tanto salutare per l’organismo e come consumarla

Solitamente vista come un incrocio tra mela e pera, in realtà la mela cotogna è una specie a sé stante, membro della famiglia delle rose (Rosacea).

Proveniente, soprattutto, da Iran, Turchia e Grecia, ha una funzione decorativa, senza però limitarsi a ciò. Difatti, il suo consumo viene consigliato dai nutrizionisti per via delle eccellenti qualità che la contraddistinguono, ideali quando si decide di mettersi a dieta.

Le qualità nutritive della mela cotogna e come gustarla al meglio

La pianta della mela cotogna dà vita a splendidi fiori, dalle tonalità rosa, rosse e arancioni. Inoltre, in pieno periodo autunnale, più precisamente da fine settembre a novembre, maturano dei frutti, che da una tonalità giallo chiaro passano a una dorata.

Gli esperti di nutrizione la raccomandano per via del suo basso apporto calorico. Difatti, 100 grammi contengono appena 38 calorie, un valore davvero incredibile, difficile da reperire altrove. Tra i pregi riconosciuti dalla comunità medica, la mela cotogna è una ricca fonte di antiossidanti, essenziale per rimanere in salute, contrastando l’azione dei radicali liberi.

In aggiunta, ha tanta vitamina C e tutta una serie di sali minerali quali calcio, magnesio, potassio, ferro e rame.

Dal sapore aspro, può essere consumata sia cruda che cotta, ma quest’ultima opzione è la più indicata. Contiene parecchio pectina, perciò trova ampio ricorso nella preparazione di marmellate, gelatine e prodotti equivalenti. Chi tiene al proprio benessere fisico ha modo di servirsene per la preparazione di torte, ad esempio le crostate.

Una volta raccolta, la mela cotogna è conservabile a lungo, in un posto buio, sulla falsariga delle mele, anche fino a tre mesi. L’importante è scegliere un posto adatto alla maturazione. In definitiva, stiamo parlando di un frutto davvero prezioso e dalla innegabile versatilità. Che sia per abbellire il giardino o per rendere più completo il regime alimentare, sarà sempre un’ottima scelta.