Masticare salvia: cosa succede se lo fai ogni giorno
Masticare la salvia ogni giorno ti darà dei benefici sensazionali.
Hai mai provato a masticare la salvia? Questa abitudine può davvero fare la differenza nel quotidiano, perciò in tanti già hanno deciso di implementarla nel proprio piano. Proviamo a vedere quali sono gli effetti dal punto di vista curativo e quanta ne occorre per notare dei miglioramenti al proprio organismo.
Prima di entrare nel merito della questione, ti diamo un consiglio: certi fastidi o malanni possono essere semplicemente sconfitti mediante la consumazione di piante specifiche.
Altri, invece, richiederanno la visita di un medico competente in materia. Laddove valga il secondo caso, non affidarti totalmente al web, bensì chiedi un consulto. Quando si tratta di salute, infatti, è sempre bene agire per tempo, ascoltando gente qualificata, che ha le conoscenze e l’esperienza idonee.
Masticare salvia: proprietà ed effetti sull’igiene orale
Masticare la salvia è un ottimo alleato riguardo alla cura e l’igiene della bocca. Soprattutto nel caso delle persone colpite da recessione gengivale, cioè dal ritiro progressivo delle gengive lasciando parte dei veri scoperti, è una risorsa preziosa.
Le cause del fastidio tendono ad avere varia natura:
- denti lavati troppe poche volte;
- uso scorretto dello spazzolino o del filo interdentale;
- avanzamento dell’età.
Inizialmente, in caso di lievi fastidi, è possibile provare a masticare la salvia: avendo proprietà antibatteriche e antinfiammatorie, ti permetterà di ritrovare l’igiene orale e allevierà i dolori scaturiti dalla recessione gengivale.
Alla luce delle qualità sopra evidenziate, vediamo di stabilire come e quando masticare la salvia. Il momento perfetto, suggeriscono gli studiosi, è durante la prima mattinata. Una volta fatta colazione e dunque lavato i denti, verrà l’istante giusto.
Basterà metterla in bocca e masticarla per un paio di minuti circa. Quindi, toglila dalla bocca e gettala nell’immondizia. Il personale del campo esorta a non eseguire tale pratica una tantum, bensì di protrarla nel tempo, finché non si ravviseranno i primi benefici.