Mai toccare queste piante durante una passeggiata

Piante pericolose da guardare ma non toccare

Durante una passeggiata tra boschi e sentieri di montagna può capitare di imbattersi in una serie di piante sconosciute che attirano l’attenzione e risvegliano la curiosità. Anche se l’istinto sarebbe quello di avvicinarsi e toccarle, evitate di farlo, in quanto potreste imbattervi in specie vegetali che possono causare gravi reazioni cutanee, allergie e irritazioni. In questo articolo vi illustreremo alcune piante da non toccare assolutamente.

pastinaca gigante

Le piante da evitare durante una passeggiata tra i boschi

Una pianta da cui stare assolutamente alla larga è la pastinaca gigante. Questa specie di vegetale, caratterizzata da grandi fiori bianchi, è simile a una carota, ma se la toccate la sua linfa può causare gravi irritazioni come bolle e vesciche sulla pelle, soprattutto se esposta al sole.

Parente stretta della pastinaca gigante è la pastinaca selvatica, una pianta più piccola ma altrettanto pericolosa. Anche questa contiene furocumarine, responsabili di una dermatite fotosensibilizzante. Le chiazze cutanee non si manifestano immediatamente, ma possono apparire dopo l’esposizione al sole, rendendo difficile l’identificazione della causa.

edera velenosa

Un’altra pianta pericolosa in tutte le sue parti è l’edera velenosa. Si presenta con foglie a forma di ventaglio e si arrampica sugli alberi o sulle recinzioni. Se la toccate, a causa del suo contenuto di un olio irritante, vi ritroverete con prurito, gonfiore e vesciche.

Un’altra specie vegetale da tenere d’occhio è la quercia velenosa che si presenta con foglie lucide e cresce in diverse forme. La sua linfa contiene una sostanza chiamata urushiol, che è molto irritante e può causare eruzioni cutanee.

Poi dobbiamo annoverare il sommacco avvelenoso, simile alla quercia velenosa che produce lo stesso tipo di sostanza irritante e causa le stesse reazioni. Può avere foglie verdi lucide e cresce in cespugli o piccole piante basse. Infine abbiamo l’ortica comune, conosciuta per le sue piccole spine urticanti che provocano bruciore immediato e può causare reazioni simili a quelle dell’edera velenosa.

Articoli correlati