Lo chiamano “l’albero della morte”: tutto quello che dovresti sapere
Alla scoperta del tasso, la pianta legata a cultura e tradizioni
Oggi vogliamo parlarvi del tasso, un albero dalla storia controversa. Questo affascinante sempreverde è considerato da sempre l’albero della morte per via della sua tossicità. Tutte le sue parti sono velenose, incluse le foglie, le gemme, la corteccia e le radici, in quanto contengono una sostanza velenosa chiamata taxina, che può causare malattie cardiache, problemi respiratori e problemi gastrointestinali, se ingerite o inalate.
Il tasso è un arbusto sempreverde dalla forma arrotondata con un tronco cilindrico e ramificato alla base. Le sue foglie hanno una forma ovale a volte appiattita, con una superficie liscia o leggermente rugosa ricoperta da una fine peluria bianca, che diventa quasi assente negli esemplari più maturi.
In molte credenze l’albero della morte era un simbolo di immortalità, in quanto le sue foglie si rigeneravano ogni anno, simbolo di un nuovo inizio. Questa credenza è stata associata alla figura dell‘angelo della morte, che è spesso raffigurato con un fiore di tasso tra le mani. In altre culture rappresenta un potente simbolo di malasorte e infelicità. Secondo la superstizione, la presenza di un albero di tasso nei giardini è il segno di una morte imminente.
Come coltivare il tasso
Coltivare questa pianta presuppone dedizione e impegno ma dona anche grande soddisfazione. Per coltivare il tasso è importante scegliere una posizione adatta. La pianta cresce bene in pieno sole o in ombra parziale, ma dovrebbe essere protetta dai venti forti. Il terreno ideale è un terreno ben drenato e ricco di sostanza organica. Se il terreno è argilloso o poco drenante è consigliabile migliorarlo aggiungendo sabbia o compost.
Per quanto riguarda l’innaffiatura, il tasso richiede una buona quantità di acqua, soprattutto durante i periodi di siccità. Tuttavia è importante evitare ristagni idrici, che potrebbero danneggiare le radici. Per mantenere la pianta sempre rigogliosa è consigliabile fertilizzarla in autunno e in primavera con letame pellettato o compost maturo.
La potatura è un passaggio fondamentale per mantenerlo sano e in buona forma. È consigliabile di potare la pianta nella primavera o inizio estate, eliminando i rami secchi o danneggiati e dando la forma desiderata. Il tasso fiorisce tra febbraio e maggio, mentre la fase fruttifera va dall’estate all’autunno.