Lo chiamano il “fiore del Paradiso”: come coltivare il lillà

Tutti i segreti per avere una rigogliosa pianta di lillà

Facile parlare di lillà vero? Beh in realtà non tutti sanno che ne esistono ben 30 specie differenti che appartengono alla famiglia delle Oleaceae. Il lillà è di origine asiatica e giunse in Europa solo nel XVIII secolo, dove venne migliorato da Victor Lemoine, un vivaista che selezionò quelle che secondo lui erano le specie migliori. Una pianta ornamentale, scelta perché molto profumata. In molti la chiamano “fiore del paradiso”.

In genere la si coltiva in siepe e si sviluppa in piccoli alberi dalla chioma molto folta. La sua chioma è fittamente ramificata, invece sul fusto che può raggiungere i 3 metri di altezza, presenta una sottile corteccia dal colore grigiastro. Le foglie che cadono nel cambio stagionale, si presentano con una forma a cuore. I profumatissimi fiori di lillà sbocciano tra aprile e maggio. Come suggerisce anche il nome, nella maggior parte dei casi i fiori sono di colore lilla, anche se ci sono alcune varietà che presentano fiori rosa, viola o addirittura bianchi.

Fiore di lillà

Coltivazione in giardino e in vaso

Se si ha a disposizione un giardino è preferibile scegliere per il lillà la coltivazione a terra, per poter avere una fioritura veramente spettacolare. Considerando che proprio dai fiori si ottengono i semi è probabile che se trattata bene la pianta in piena autonomia sarà in grado di moltiplicarsi dando vita a delle bellissime siepi fiorite. Il lillà vuole un terreno alcalino e drenante, che sia ricco di sostanze organiche che per la pianta si traduce in nutrimento. Il momento migliore per piantare il lillà è tra autunno e primavera. Si prepara il terreno qualche settimana prima, scavando delle buche di 50 cm di profondità, sul quale fondo si andrà a posizione del concime. Dopo aver interrato le piantine si procede ad irrigazione controllata, mantenendo il terreno umido e senza ristagni.

lillà

Se invece si decide per la coltivazione in vaso, occorre tener presente che servono delle piccole accortezze in più. Il vaso dovrebbe essere abbastanza capiente e la pianta posta in un luogo ben soleggiato in cui possa godere comunque di qualche ora di ombra. Ogni 3/4 anni sarà indispensabile il rinvaso.

La cura

La pianta di lillà dovrà essere potata alla fine della fioritura, quando i fiori saranno ormai appassiti. Si consiglia di procedere con molta cura andando ad eliminare i polloni e tutti i rami superflui, oltre che quelli secchi, che non fanno altro che togliere energia alla pianta.

lillà

Per quello che riguarda la cura del lillà, questa non ha bisogno di particolari accorgimenti essendo una pianta molto rustica ed estremamente resistente. Quello che è importante è che si abbia il modo di proteggerla in inverno dal troppo freddo e in estate dal troppo caldo.

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