ll termine lavanga non vi dice nulla? Scoprite come potete coltivarli anche voi
I benefici e la coltivazione della pianta dei chiodi di garofano
Se sentite il termine Lavanga, di sicuro non vi riporterà alla mente nulla, ma se nominiamo i chiodi di garofano, vi si accenderà la lampadina. Il termine lavanga è soltanto il nome ayurvedico dato a questa spezia. Coltivare la pianta dei chiodi di garofano può essere un’aggiunta interessante e profumata al giardino. Oggi vedremo come farlo.
Come coltivare la pianta dei chiodi di garofano
Partiamo dicendo che il nome scientifico della pianta dei chiodi di garofano è il Syzygium aromaticum. Questa pianta è originaria delle zone calde, come la Tanzania o l’Indonesia e preferisce un clima tropicale o subtropicale e non tollera il freddo intenso. Se vivete in un’area con inverni rigidi, potreste dover coltivarlo in vaso, in modo da poterlo spostare al coperto durante i periodi più freddi dell’anno.
Per quanto riguarda il terreno deve essere fertile e ben drenante. Potreste prepararlo aggiungendo del compost o del concime organico al terreno. L’irrigazione deve essere moderata ma costante. Questo albero può raggiungere altezze decisamente elevate, ma per evitarlo potete potarlo e mantenerlo alla giusta dimensione.
I fiori del Syzygium aromaticum sono solitamente raccolti quando sono ancora chiusi e di colore rosso.
I chiodi di garofano sono per l’appunto boccioli non ancora aperti, una volta che i fiori sono completamente sviluppati, si aprono mostrando una corolla bianca molto profumata. Durante il processo di essiccazione, i fiori assumono un colore marrone scuro e assumono la tipica forma a chiodo, da cui prendono il nome.
I chiodi di garofano sono ricchi di sostanze attive come l’eugenolo, che è l’elemento responsabile del suo sapore e dell’aroma forte. Questo composto gli conferisce anche le proprietà medicinali, tra cui quelle antibatteriche, antinfiammatorie e analgesiche.
Nella medicina tradizionale, i chiodi di garofano vengono utilizzati per contrastare il mal di denti e le infezioni della bocca, grazie alle loro proprietà anestetiche e antibatteriche. Vengono anche utilizzati come digestivo per combattere problemi come l’indigestione. Inoltre, sono spesso utilizzati in oli aromatici e pomate per lenire dolori muscolari e articolari.
In cucina, vengono utilizzati come spezia in molte preparazioni, come salse, zuppe, sughi e marinature. Vengono anche utilizzati per aromatizzare dolci come torte, biscotti e dolcetti.