Come l’ipertensione può danneggiare i reni
La correlazione tra la pressione alta e i reni
L’ipertensione è una malattia subdola. Perché danneggia gradualmente le arterie del corpo e dà pochi sintomi, prima di manifestarsi in forma grave.
Tuttavia, basta cogliere alcuni segnali premonitori per accorgersi che qualcosa non va. Il tempismo è sacro, soprattutto se si rischia di compromettere i reni.
Il nostro organismo è una macchina perfetta: quanto volte ce lo dicono i medici? Esatto, una marea. In effetti, però, ogni parte è straordinariamente connessa.
Ipertensione: come può influire negativamente sui reni
Ad esempio, i reni aiutano a mantenere stabili i livelli di pressione sanguigna. Ma nel caso in cui quest’ultima sia troppo alta è potenzialmente in grado di causare insufficienza renale cronica.
L’ipertensione si verifica quando, contro le pareti delle arterie, il flusso sanguigno esercita una forza così elevata da provocare seri problemi di salute. Secondo gli specialisti possono passare anni senza nessun segno premonitore o svilupparsi patologie a essa associati quali:
- scompensi cardiovascolari;
- insufficienza renale;
- infarto;
- aneurisma;
- disturbi visivi;
- difficoltà mnemoniche (ovvero relativi alla memoria).
In che modo l’ipertensione finisce per ripercuotersi sui reni? Se i vasi sanguigni si ostruiscono o si restringono, la pressione aumenterà. Di conseguenza, gli organi sono spinti a lavorare al doppio della loro capacità. I reni necessitano di ricevere parecchio sangue, al fine di eliminare le scorie e i liquidi in eccesso.
Poiché l’ipertensione danneggia i vasi sanguigni, essi funzionano come se una persona fosse disidratata, perciò saranno spinti a trattenere sale e liquidi. Ciò comporterà l’insufficienza renale cronica. In tale circostanza, non si avrà altra scelta se non quella di sottoporsi a dialisi o emodialisi.
Malgrado siano entrambe estenuanti, le due soluzioni alternative permettono di salvarsi la vita, evitando l’accumularsi delle urine nel sangue (uremia).
A ogni modo, anziché in assenza di segnali di pericolo è buona norma misurare la pressione di tanto in tanto, così da rilevare subito possibili sbalzi.
