Intestino infiammato? Il Dottor Franco Berrino rivela quali sono gli alimenti da evitare

Problema con l'intestino infiammato? Si tratta di un disturbo molto diffuso, ma il dottor Berrino spiega quali siano gli alimenti da evitare

Si tratta di un disturbo molto più comune di quanto non si pensi, spesso sottovalutato: stiamo parlando dell’intestino infiammato. Le cause sono tante e i sintomi correlati a un malfunzionamento dell’apparato gastroenterico possono essere veramente fastidiosi e frustranti. Ecco perché il dottor Franco Berrino, sulla sua rubrica su Corriere.it, ha spiegato quali siano gli alimenti da togliere dalla nostra dieta per permettere all’intestino di guarire più velocemente.

Come aiutare un intestino infiammato?

intestino infiammato

Molte malattie dell’intestino, sia acute che croniche, sono accompagnate da disbiosi, cioè un’alterazione del microbiota fecale con ridotta varietà di microbi. In particolar modo si osserva una diminnuita presenta di batteri in grado di digerire le fibre vegetali in modo da produrre acido butirrico.

Diverse le cause che possono condurre a disbiosi:

  • eccessivo uso di antibiotici soprattutto da bambini
  • troppa igiene
  • parto cesareo
  • allattamento al seno troppo prolungato
  • vita sedentaria
  • eccesso di cibi grassi e saturi nella dieta
  • diete scorrette
  • intolleranze e allergie alimentari
  • malattie intestinali croniche
Frutta e verdura

Per permettere all’intestino di guarire e per ridurre l’infiammazione ecco che sarebbe meglio mangiare cibi come:

  • cereali integrati come riso e orzo molto cotti
  • verdure
  • miso
  • amasake
  • kefir

Il dottore, poi, spiega anche quali siano i cibi da evitare:

  • carne, per due settimane
  • legumi
  • latte e derivati
  • funghi
  • dolcificanti
  • bevande gassate
  • alcolici
  • pesche
  • ciliegie
  • cocomeri
  • fichi
  • cachi
  • albicocche
  • mele
  • pere
  • anacardi
  • pistacchi
  • asparagi
  • carciofi
  • cavoli
  • finocchi
  • peperoni
  • broccoli

Infine il dottore suggerisce anche di bere parecchia acqua, almeno due litri di acqua al giorno (anche se, a dire il vero, il quantitativo di acqua da bere varia da persona a persona a seconda di diversi fattori, come stile di vita, tipo di lavoro, temperatura dell’ambiente e clima) e fare più attività fisica in modo da stimolare la peristalsi intestinale.

Questi consigli vanno bene per tutti? Beh, probabilmente no. Molto dipende anche dalla causa del problema intestinale. Aumentare la dose di fibra, per esempio, assumendo una tipica dieta Mediterranea può non andare bene per tutte le problematiche. Prendiamo, per esempio, chi soffre di IBS o sindrome del colon irritabile. In alcuni casi aumentare la fibra può essere d’aiuto, ma ci sono alcuni casi di IBS in cui aumentare troppe le fibre ingerite o il quantitativo di acqua bevuto durante la giornata può peggiorare i sintomi.

Dottore

Quindi prima di modificare drasticamente la propria dieta, sempre meglio consultare il proprio medico o nutrizionista.

Articoli correlati