Hai acquistato o ricevuto in regalo l’azalea per la festa della mamma? Allora ti dico come farla durare a lungo
Vista la sua assodata fragilità, l'azalea richiede un trattamento specifico per sopravvivere
L’azalea è diventata il regalo simbolo della festa della mamma. Peccato che spesso appassisca subito, mandando a monte qualsiasi sforzo sul nascere.
Affinché duri a lungo, cerca di porre in pratica una serie di buoni accorgimenti: te ne parleremo in maniera approfondita nei prossimi paragrafi. Se avrai sufficiente pazienza, riuscirai a prenderci la necessaria familiarità e da lì in poi ti verrà tutto naturale.
Come far durare più a lungo l’azalea
Nonostante l’azalea sia una pianta da fiore, preferisce la mezz’ombra alla luce diretta del sole, potenzialmente capace di bruciarne fiori e foglie. Colloca sul davanzale di una finestra dove non sia esposta direttamente ai raggi ultravioletti, oppure su un tavolino da bancone in un’area ombreggiata.
Tienila alla larga dai vasi da ringhiera, in quanto andresti ad attuare troppa pressione. Gioca d’anticipo e avrai modo di stare serena circa i risultati. Ti metterai al sicuro da spiacevoli scoperte.
Per prolungare la fioritura e la salute della pianta, è importante concimare con buona regolarità mediante un prodotto adatto alle piante acidofile. Qualora fossi alle prime armi, chiedi magari un consiglio al tuo rivenditore di fiducia: esperto e appassionato, ti saprà fornire delle dritte preziose. Il fertilizzante deve contenere azoto, fosforo, potassio e ulteriori elementi stimolanti la fioritura. In alternativa, ricorri a fondi di caffè sbriciolati e spargili sul terreno, data la loro elevata concentrazione di azoto.
Un errore frequente consiste nell’innaffiare troppo l’azalea. Nel timore di seccarla, si provoca il ristagno idrico, da qui il marciume delle radici e la morte dell’esemplare. Intervieni giusto quando il terreno è completamente asciutto. Il metodo da porre in pratica rimane il solito: infila un dito o un bastoncino e regolati di conseguenza. Il metodo sarà anche rudimentale, ma è il più efficace. In generale, il fabbisogno idrico è inferiore nel periodo invernale e superiore nella stagione estiva, all’incrementare delle temperature.