Gettare la carta igienica nel wc è illegale in alcuni Paesi: di quali si tratta

Gettare la carta igienica nel wc è un comportamento condannato in tanti Paesi: meglio informarsi nel momento di partire in viaggio

Fidatevi, non si tratta di una battuta: in certi Paesi gettare la carta igienica nel wc è illegale. 

Ebbene sì, avete letto bene. Ovviamente (e per fortuna!) non in Italia, così come nella maggior parte delle zone del mondo. Eppure, qualche Stato adotta l’approccio duro. Sebbene sia sempre entusiasmante scoprire nuove usanze e tradizioni, bisognerebbe informarsi a dovere qualora si decida di visitare qualche particolare località. 

Dov’è vietato gettare a carta igienica nel wc

Carrello con carta igienica

Quando gli italiani globetrotter lo scoprono sulla propria pelle ne rimangono sbigottiti. Addirittura, provano un piccolo choc. Il fatto è che i bagni non funzionano allo stesso modo ovunque, nemmeno nell’intera Europa. Pertanto, nel momento di preparare le valigie e andare all’avventura sarebbe buona norma documentarsi in merito. Adesso vi andremo a spiegare perché in certe Nazioni del Vecchio Continente non è possibile gettare la carta igienica nel wc dopo aver espletato i bisogni. 

Rotolo di carta igienica

Riguardo al comfort delle abitazioni, noi italiani siamo abituati davvero bene. Nel momento in cui ci rechiamo in bagno disponiamo di ogni comodità e gettare la carta igienica nel wc non costituisce un problema. Difatti, la cellulosa della quale è fatta si discioglie in acqua nel giro di pochi giorni ed è perciò al 100 per cento biodegradabile. Le stesse considerazioni non valgono altrove, per varie ragioni.

La principale consiste nelle differenti dimensioni delle fognature. Qualora i tubi di scarico fossero piccoli, la carta rischierebbe di creare tappi e intasare i sanitari. 

Water

Chiunque abbia visitato il Sud Est asiatico e l’America Latina sarà al concorrente della presenza di un apposito cestino dove lasciare la carta sporca. Tuttavia, non è necessario spingersi tanto lontano per andare incontro a una situazione simile. È così, infatti, nei Balcani e in Grecia, in Turchia e nelle repubbliche baltiche. Talvolta il divieto è riportato, in altri casi no poiché ritenuto scontato. 

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