Gelsomino o rincospermo? Le differenze e come distinguerli
Come riconoscere due piante all'aspetto simili: il gelsomino e il rincospermo
In natura esistono molte piante che si somigliano e sono facili da confondere. Spesso riconoscerle è essenziale per sapere come coltivarle. Due di queste piante che spesso vengono confuse sono il gelsomino e il rincospermo. Oggi vogliamo capire cosa le differenzia in modo da riconoscerle.
Il gelsomino è una pianta rampicante molto profumata, con fiori bianchi e foglie larghe che non è sempreverde. Il rincospermo invece è conosciuto anche come gelsomino stellato o gelsomino cinese, è resistente al gelo ed ha foglie verdi brillanti e fiori a forma di stella con petali sottili.
Cosa differenzia il gelsomino dal rincospermo
Tra queste due piante la prima differenza la fa la famiglia botanica di appartenenza, ma ci sono altre caratteristiche che le distinguono. Ad esempio il gelsomino ha foglie più piccole e sottili rispetto al rincospermo, che ha foglie più grandi e dense. I fiori del primo sono solitamente a forma di tubo e crescono singolarmente o in gruppi, mentre i fiori del rincospermo sono riuniti in piccoli grappoli o mazzi.
Un’altra differenza sostanziale la fa il profumo emanato che per quanto riguarda il gelsomino è molto più intenso e dolce rispetto a quello del rincospermo, più erbaceo e delicato. Un’altra differenza evidente tra le due piante riguarda la crescita. Mentre il gelsomino essendo un rampicante tende a crescere in modo disordinato e selvaggio, il rincospermo è compatto e ordinato.
Riconoscere queste due piante è molto importante non solo a livello di coltivazione, ma anche perché il rincospermo nasconde un segreto. L‘essenza di questa pianta contiene sostanze chiamate alcaloidi tossiche per l’organismo se ingerite. Questo dettaglio è importantissimo sopratutto se si decide di coltivarlo in un giardino dove giocano e sono presenti dei bambini o degli animali che, per curiosità potrebbero ingerirlo. I sintomi dell’ingestione di questi fiori possono andare dalle vertigini alla paralisi e persino alla morte.