Frutteto, come coltivare senz’acqua con il famoso metodo Fukuoka

Se siete vivaisti o amanti del giardinaggio avrete di certo sentito parlare del metodo Fukuoka, una strategia studiata da un esperto agricoltore per risolvere ogni problema legato all’irrigazione. Come ben sapete, la giusta quantità di acqua è vitale per le piante e ne determina la crescita rigogliosa o l’appassimento. Andiamo quindi a scoprire la tecnica che vi permetterà di coltivare le piante senza acqua.

In cosa consiste il metodo Fukuoka

Il Metodo Fukuoka, sviluppato dal filosofo e agricoltore giapponese Masanobu Fukuoka è una filosofia agricola che propone un approccio naturale e sostenibile all’agricoltura. Questo metodo si discosta radicalmente dalle pratiche agricole convenzionali, proponendo un ritorno a principi fondamentali ispirati dalla natura stessa.

Al centro di questo metodo c’è il concetto ridurre al minimo l’intervento umano nel processo agricolo. Fukuoka sostenne che l’approccio tradizionale, caratterizzato da arature, l’utilizzo di pesticidi e fertilizzanti chimici, disturbi gli equilibri della natura.

Una pratica fondamentale di questo metodo è la copertura permanente del suolo. Questo significa mantenere il terreno costantemente coperto con paglia o altri materiali organici. Questa copertura serve a trattenere l’umidità nel suolo, riducendo così la necessità di irrigazione. Invece di utilizzare sistemi di irrigazione artificiali, Fukuoka incoraggia a contare sull’acqua piovana e a utilizzare pratiche agricole che conservano l’acqua nel terreno.

Questo esperto introdusse anche la pratica delle balle di fango. Questa tecnica consiste nel creare delle piccole palline fatte di argilla, semi e paglia e spargerle sulla superficie del terreno per proteggere i semi durante la germinazione e contribuire a mantenere l’umidità del suolo.

Inoltre un altro punto focale di questo approccio naturale all’agricoltura riguarda la scelta delle colture, la comprensione dell’ambiente locale e le condizioni climatiche. Fukuoka consiglia di selezionare colture adattate al clima, che richiedono meno acqua e si sviluppano meglio nelle condizioni naturali del luogo.

Il Metodo Fukuoka propone anche di non estirpare erbacce o uccidere parassiti naturali, ma di considerarli parte integrante dell’ecosistema agricolo. La natura è perfetta e in grado di sfruttare quelli che per noi sono imprevisti come una risorsa. L’uso di pesticidi e di agenti chimici, distruggerebbe soltanto un equilibrio perfetto e danneggerebbe le colture.