Ecco quando raccogliere questa verdura per ottenere il massimo della qualità e del sapore. Non commette questo ERRORE!
In tanti commettono questo sbaglio: non lo fare anche tu!
Dotate di un gusto amarognolo, le puntarelle sono una pianta dalla forma sottile e allungata, di comune ricorso nella cucina romana. Per ottenere dei risultati soddisfacenti, ti raccomandiamo di prestare bene attenzione alla fase di semina e raccolta. Evita di lasciarti guidare dal banale istinto, poiché, così facendo, non sapresti a quali conseguenze andare incontro.
I semi vanno messi a una profondità di circa 2-3 cm dal suolo. Per quanto riguarda il terreno, scegline uno con le caratteristiche adeguate. È bene, innanzitutto, che sia soleggiato e ricco di sostanze organiche. Inoltre, sarebbe preferibile optare in favore di uno a pH neutro o un po’ acido. Accertati che sia abbastanza drenato, altrimenti le chance di ottenere dei buoni risultati diminuiranno sensibilmente.
Puntarelle: quando raccoglierle per coglierne a pieno la bontà
La semina deve essere seguita nel pieno della stagione primaverile. L’ideale sarebbe già nel mese di marzo, anche se hai ancora tempo per provvedervi. Occhio a non lasciar crescere nei paraggi le erbacce, sicché, qualora ciò avvenisse, andrebbero inevitabilmente a compromettere l’esito del tuo lavoro!
Il mantenimento in buono stato dell’area ha un’importanza cruciale e, laddove te lo scordassi, te ne renderai ben presto conto. In linea di massima, il raccolto andrebbe effettuato a quattro mesi di distanza dalla semina. A quel punto, la pianta sarà sufficientemente cresciuta.
Agisci sulla base, senza andare a intaccare le radici, che altrimenti ne pagherebbero pegno. Per un ottimo sapore, il gambo è bene che sia ancora tenero. Relativamente all’utilizzo tra i fornelli, le puntarelle possono essere accompagnate da salse di vario tipo (ad esempio quella di acciughe) oppure impreziosite da olio, sale e aceto.
Qui la decisione è solamente tua: regolati in base ai tuoi specifici gusti. Spesso le puntarelle vengono inserite nei minestroni. Prima di consumarle, tienile in frigorifero per qualche giorno o, in caso contrario, consumale nell’immediato. Non lasciarle, invece, a temperatura ambiente.