È questo è il momento giusto per potare il rosmarino e massimizzare la crescita
Sì, bisogna ricordarsi di potare anche il rosmarino. Che non vuol dire solo prendere qualche rametto per fare l'arrosto
Alzi la mano chi si ricorda di potare il rosmarino regolarmente. Perché sì, anche il rosmarino deve essere potato, il fatto che sia una pianta aromatica e non una pianta da fiore o da frutto non vuol dire che non dobbiamo fare manutenzione. Limitarsi a prendere qualche foglia o qualche rametto per preparare un infuso o l’arrosto, infatti, non vuol dire potare il rosmarino. Dobbiamo farlo nel modo e nel momento corretto in modo da ottenere un cespuglio folto e profumato.
Quando potare il rosmarino?
È fondamentale sapere quale sia il momento ideale per potare il rosmarino. Questo perché potare nel momento sbagliato vuol dire perdere fiori e ridurre la produttività della pianta. Solitamente il consiglio è quello di potare il rosmarino o a fine inverno o, al massimo, a inizio primavera.
Aspettate che le temperature inizino a salire: quello è il momento giusto. In questo modo potrete utilizzare il ciclo vitale della pianta in modo da permetterle di passare dalla fase di riposo invernale a quella di crescita primaverile, sfruttando nel modo corretto le sue energie.
Proprio a inizio primavera, infatti, il rosmarino si preparare a passare dalla quiescenza invernale allo sviluppo di rami e foglie primaverili. Riuscire a potare il rosmarino prima che inizi la nuova fase di crescita farà sì che la pianta possa dedicare tutte le sue energie a foglie e fiori, evitando di sprecarne per i rami secchi o non più produttivi.
Sbagliatissimo, poi, potarlo in estate o in pieno inverno. D’estate, infatti, il caldo eccessivo fa sì che la pianta si stressi eccessivamente. D’inverno, invece, la pianta non riuscirebbe a guarire bene dai tagli (il freddo rallenta anche la cicatrizzazione delle piante).
Per potare il rosmarino dovete procurarvi delle forbici che non siano solo affilate, ma anche pulite e disinfettate. Partite con l’eliminare i rami secchi, morti, rovinati o visibilmente malati.
A questo punto dovrete decidere quale forma dare al cespuglio di rosmarino. Cercate sempre di tagliare subito sopra il nodo di foglie: sarà da qui che spunteranno i nuovi rami. Mai tagliare troppo vicino alla base, invece, i rami grossi: rischiate di danneggiare la pianta.
Quando effettuate il taglio, fate in modo di farlo assicurandovi che l’acqua non possa fermarsi e ristagnare sul taglio, deve cadere via.
Se avrete fatto tutto correttamente, la pianta produrrà nuovi germogli, crescendo in maniera più rigogliosa e folta. Inoltre aumenterete il numero di foglie prodotte che sono quelle che poi usiamo in cucina. Infine, ridurremo anche il rischio di malattie, favorendo la circolazione d’aria all’interno della pianta e riducendo l’umidità che, spesso, favorisce lo sviluppo di malatte fungine.