Come riconoscere la dermatite da stress, cause e rimedi
I sintomi e le buone norme da adottare per alleviare i fastidi
Quando si avverte un forte stress la pelle può esprimere tale malessere sotto forma di dermatite. Per farvi fronte occorre, anzitutto, saperla riconoscere e adottare, quindi, dei buoni comportamenti. La dermatite da stress è caratterizzata da un’improvvisa infiammazione della cute, che provoca prurito o sensazione di bruciore.
Dermatite da stress: cosa fare e cosa non fare
Arrossamento, secchezza cutanea ed eccessiva desquamazione sono, a loro volta, indice del disturbo. Che solitamente colpisce il volto (compresa la zona delle palpebre), il collo, le mani e i piedi. Se spinge a grattarsi con insistenza, la patologia può provocare ferite, abrasioni ed escoriazioni e un rischio indiretto di infezione.
Le cause non sono ancora del tutto chiare. Probabilmente agisce in maniera determinante lo stato di sovraffaticamento psicofisico ed emotivo, accanto ad altri fattori di base quali l’eccesso di lavaggio, l’uso di cosmetici, l’esposizione al freddo e l’umidità.
Come attestato da uno studio, la dermatite da stress non dipende propriamente da un fattore psicologico ma da un associato elemento biochimico, che attiva l’infiammazione. In tal caso, la cronicità persiste col perdurare della pressione emotiva.
Una volta rilevata, sarebbe opportuno evitare gli alimenti che facilitano il rilascio di istamina, che genera prurito, ad esempio:
- alcool;
- caffè;
- cioccolato;
- fragole;
- frutti di mare.
Non occorre eliminarli completamente, bensì assumerli con moderazione. Anche perché, qualora vi fosse un’allergia alimentare o di altro genere, nel momento di reintrodurli si rischierà un’infiammazione maggiore. Si consiglia di contattare uno specialista se la malattia smette di essere una reazione acuta ma comincia a essere cronica. Difatti, le azioni infiammatorie sulla pelle devono auto-risolversi.
Possono, inoltre, rivelarsi preziosi alcuni rimedi. Come le creme emollienti che, prive di cortisone, idratano e alleviano il prurito. Per brevi periodi, sotto consiglio medico, è possibile applicare pure creme cortisoniche, ma non sul viso.
Data l’azione degli ultravioletti, si consiglia, poi, di esporsi al sole sempre con un grado di protezione elevato. Si raccomanda, infine, di diminuire i lavaggi ed utilizzare detergenti non schiumogeni.