Da sonno a dieta, 8 strategie per mantenere giovane il cervello e migliorarne le funzioni

Otto buone abitudini, dalla dieta al sonno, possono rallentare l'invecchiamento del cervello e ridurre il rischio di demenza, secondo uno studio su quasi 19.000 partecipanti.

Il mantenimento della salute cerebrale è diventato un argomento di rilevante interesse negli ultimi anni. Diverse ricerche hanno evidenziato come alcune abitudini quotidiane possano influenzare l’invecchiamento del cervello e il rischio di sviluppare demenza. Recentemente, uno studio condotto da esperti dell’Università del Maryland ha messo in luce una serie di pratiche, denominate Life’s Essential 8, che si sono rivelate efficaci non solo per la salute cardiovascolare, ma anche per quella cerebrale. Le raccomandazioni includono attività fisica, alimentazione sana e altri fattori di stile di vita.

cervello

Pratiche per un cervello sano

Secondo le linee guida stabilite, è consigliato dedicare almeno 150 minuti a settimana a esercizi fisici di intensità moderata. Attività come una camminata veloce possono contribuire significativamente al benessere del cervello. Inoltre, è fondamentale seguire una dieta equilibrata, arricchita di noci, frutta, verdura e cereali integrali, per garantire il giusto apporto nutritivo. Il mantenimento di un peso corporeo sano è altrettanto cruciale, poiché l’obesità è stata correlata a un aumento del rischio di deterioramento cognitivo nel tempo.

Un altro aspetto importante da considerare è la qualità del sonno. Gli esperti suggeriscono di dormire almeno sette ore per notte, poiché un riposo inadeguato può compromettere le funzioni cognitive. È altresì fondamentale evitare il fumo, poiché è stato dimostrato che il fumo ha effetti negativi sulla salute cerebrale. Infine, il monitoraggio dei livelli di colesterolo, glicemia e pressione arteriosa è essenziale per prevenire malattie che possono influenzare negativamente il cervello.

Il metodo di ricerca innovativo

Lo studio condotto da Tianzhou Ma ha utilizzato dati provenienti dalla Biobanca britannica, analizzando le risonanze magnetiche di quasi 19.000 individui di età compresa tra i 40 e i 69 anni. Ma ha sviluppato un modello di intelligenza artificiale in grado di stimare l’età cerebrale dei partecipanti, basandosi sulle caratteristiche della materia bianca. Questa parte del cervello è cruciale per funzioni come l’apprendimento e la memoria. Con l’avanzare dell’età, la materia bianca tende a ridursi e a subire modifiche strutturali, fattori che sono stati associati a un incremento del rischio di demenza.

Utilizzando il modello, i ricercatori sono stati in grado di prevedere l’età cerebrale della seconda metà dei partecipanti, offrendo un’analisi approfondita dell’impatto delle abitudini di vita sulla salute cerebrale. Ogni individuo ha ricevuto un punteggio su una scala da 0 a 100, dove punteggi più alti indicavano una maggiore aderenza alle pratiche salutari suggerite.

Risultati significativi dello studio

Analizzando i dati, il team di ricerca ha scoperto che gli individui che seguivano più da vicino le otto abitudini raccomandate dimostravano un cervello che appariva meno invecchiato. In particolare, per ogni incremento di 10 punti nel punteggio di adesione alle abitudini salutari, la materia bianca di una persona sembrava essere più giovane di circa 113 giorni rispetto alla sua età anagrafica. Questi risultati suggeriscono che adottare uno stile di vita sano può avere un impatto duraturo sulla salute cerebrale. Contribuendo a preservare le funzioni cognitive nel tempo.

cervello e cuore

Questa ricerca evidenzia l’importanza di adottare abitudini salutari per migliorare non solo la salute fisica, ma anche quella mentale, ponendo l’accento su come piccoli cambiamenti nella vita quotidiana possano contribuire a un invecchiamento cerebrale più sano.

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