La chiamano la Culla di Venere, la particolarissima orchidea che ricorda dei neonati addormentati
Un abile lavoro di fotomontaggio? No, è tutto vero!
Sembra uno scherzo, frutto di qualche lavoro di fotomontaggio. E se ti dicessimo che, invece, l’orchidea culla di Venere esiste davvero? Sì, l’aspetto è davvero singolare, unico nel suo genere. Ricorda in maniera impressionante un bambino nella culla.
Culla di Venere: l’orchidea che ricorda dei neonati nella culla
Ecco perché tende a generare parecchi commenti increduli di coloro che la vedono per la prima volta. E da qui deriva pure il nome appioppato dagli esperti di coltivazione, anche se – questo bisogna dirlo – quello corretto, attribuito dagli scienziati, è di Anguloa Uniflora.
Come nella maggior parte dei casi, anche qui se ne è trovato uno alternativo, meno difficile da pronunciare e facile da tenere a menta. Che ne richiama la peculiarità principale.
Anche chi non ha il pollice verde, e ha dunque poco interesse nei confronti delle coltivazioni, conosce le orchidee e, soprattutto, le apprezza. Difatti, hanno un aspetto davvero incantevole, dagli innumerevoli colori, tante quante le varianti. Le ampie proposte messe a disposizione dalla natura creano l’imbarazzo della scelta. Anche se provengono generalmente da zone tropicali o sub-tropicali, hanno la capacità di adattarsi a vari climi, un altro motivo per cui capita di vederle spesso nei nostri giardini.
Se ne parlerai con il tuo fiorista di fiducia, ti saprà confermare quanto sia straordinaria. È davvero difficile, per non dire impossibile, rimanerne impassibili. Le uniche aree che le orchidee proprio non sopportano sono quelle dalle temperature estreme, vuoi perché gelide oppure desertiche. Per il resto, riescono ad adattarsi in men che non si dica al territorio in cui vengono trapiantate.
Nello specifico, la culla di Venere nasce nelle foreste del Sud America, più di preciso in Colombia e Perù, ad altezze elevate, tra i 1.400 e i 2.500 metri, contraddistinte da una forte umidità. E sempre lì è in grado di svilupparsi nel pieno della sua bellezza.