Vilucchio comune, come si cura e perché la chiamano bella di giorno. Il motivo è davvero particolare!
Il vilucchio comune è una pianta semplice da coltivare, dai fiori incantevoli: vediamo insieme come prendersene cura
Hai già un bello spazio verde, ciononostante ti sembra che manchi qualcosa, il tocco finale per renderlo ancora più inebriante: non hai pensato a piantare il Convolvolo o vilucchio comune?
Oltre a conferire uno splendido colpo d’occhio all’abitazione, circondarsi della natura ti dà pure dei benefici sotto il piano fisico e mentale.
Come coltivare il vilucchio comune (o Convolvolo) e perché è soprannominata bella di giorno
La specie della quale ti andiamo ora a parlare cresce in diverse parti del mondo, grazie alla sua spiccata capacità di adeguarsi alle condizioni climatiche. Si sviluppa sia in Europa sia in Asia, senza dimenticare la parte settentrionale dell’Africa.
Probabilmente ti innamorerai del risultato finale, poiché vanta delle foglie di grandi dimensioni e dalla forma gradevole. L’aspetto richiama in qualche modo le cosiddette belle di notte, ragion per cui talvolta vi si fa riferimento con il soprannome di bella di giorno. Se ti piace essere un po’ originale rispetto alle tue amiche e alle vicine, prendila in considerazione. Ne vale la pena.
La famiglia del Convolvolo è ricca e molto ben assortita. Difatti, comprende un’infinità di sottospecie, ciascuna dotata di caratteristiche uniche, davvero interessanti. La più comune è il vilucchio del quale ora ti andiamo a parlare, la quale non richiede particolari cure per crescere forte e rigogliosa.
Inoltre, i fiori, di colorazione bianco o rosa, tolgono il fiato, tanto sono incantevoli. Il passaggio chiave consiste nella scelta di una posizione appropriata, ben esposta al sole. Altrimenti corri il rischio di mandare a monte ogni tuo sforzo, perciò presta bene attenzione. Che tu il vilucchio comune metta in giardino o in vaso, ricordati sempre di valutare questo aspetto.
Per quanto riguarda invece l’annaffiatura, il vilucchio resiste ottimamente anche con la sola pioggia. Intervieni solo nel caso di prolungata siccità, senza andare a bagnare direttamente le foglie, onde evitare di incorrere in malattie fungine. La semina va effettuata in piena primavera, mentre la messa a dimora va eseguita tra i mesi di aprile e maggio.