Come si semina e come si usa in cucina il Nasturzio

Il Nasturzio è una pianta bellissima, facile da coltivare e ottima in cucina: vediamo come

I fiori sono spesso associati alla bellezza e alla delicatezza. A volte, però, sfugge quanto sappiano rivelarsi un’autentica delizia per le nostre papille gustative. Tra quelli più versatili troviamo il Nasturzio, una pianta originaria del Perù che offre numerose possibilità tra i fornelli.

Nasturzio: come si semina e usa in cucina

Nasturzio in cucina

A seconda della sua specifica varietà, il Nasturzio è in grado di raggiungere i 5 metri di lunghezza. Il fusto risulta carnoso, mentre le foglie arrotondate e idrorepellenti. Per quanto riguarda i fiori, si tratta della parte più impiegata in cucina. Sono disponibili in una varietà di colori, tra cui bianco, giallo, arancione e rosso.

Nasturzio arancione

Prendersi cura del Nasturzio è alla portata di chiunque, sia di principianti sia di esperti. Basta adottare le poche misure raccomandate dagli esperti, a partire dalla collocazione. La raccomandazione è di scegliere una zona illuminata e un terreno drenato a sufficienza. Meglio in vaso o in giardino? Dipende da qual è lo spazio a disposizione. Entrambe le opzioni vanno bene, e i semi sono direttamente piantabili in terra da maggio a giugno, ovvero quando le gelate saranno solo un pallido ricordo.

In merito all’annaffiatura, essa deve essere regolare. Tuttavia, è saggio contenere l’apporto idrico, potenziale causa di ristagni e, dunque, di marciume delle radici. Ogni 4 o 6 settimane, va dato il fertilizzante, a base di compost o di concime organico.

Fiori nasturzio

Il Nasturzio è pienamente utilizzabile in cucina. Le foglie, dal sapore piccante, sanno riservarsi soddisfazioni se impiegate crude in insalata, oppure saltate in padella, così da conferire un tocco speziato a primi e secondi piatti. Invece, i fiori hanno un sapore più delicato, ideali per decorare le insalate, i primi e i secondi. Funzionano pure nella preparazione di marmellate, gelatine e conserve. Infine, i frutti, conservabili sott’aceto o sott’olio, permettono di insaporire le insalate, le pizze e i sughi.

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