Come si crea un innesto per generare nuove piante
Tutto sull'innesto e su come generare una nuova pianta
Un innesto è una tecnica di giardinaggio o di coltivazione in cui una pianta (chiamata innestatrice) viene congiunta ad un ramo di un’altra pianta (chiamata portainnesto). L’innesto permette di trasferire caratteristiche specifiche della pianta innestatrice alla pianta portainnesto, come una resistenza maggiore alle malattie o una maggiore produttività.
Come creare un innesto
Per creare un innesto, è necessario selezionare sia la pianta innestatrice che il portainnesto. La pianta innestatrice deve essere sana e vigorosa, mentre il portainnesto deve essere maturo e in grado di supportare la crescita della pianta innestatrice.
Una volta selezionate le piante, è necessario preparare entrambe per questa procedura. La pianta innestatrice deve essere tagliata in una forma specifica, chiamata “innesto a spacco”. Il portainnesto deve essere tagliato in modo da creare una ferita in cui la pianta innestatrice può essere inserita.
Dopo l’innesto è necessario prendersi cura delle piante per garantire che la procedura abbia successo. Bisogna mantenere le piante ben irrigate e protette dal sole e dal vento troppo intensi per evitare uno stress eccessivo. Inoltre è importante evitare di eseguire potature o tagli sull’innesto, per non compromettere la cicatrizzazione e la crescita dello stesso.
In generale si può capire se questa procedura è andata a buon fine dopo circa 1 mese o 2, quando si nota una crescita attiva nella zona dell’innesto. Se la procedura ha successo, la pianta innestatrice diventerà parte integrante del portainnesto e continuerà a crescere con le sue caratteristiche.
L’innesto è una tecnica utilizzata in molte colture, come l’albero da frutto, l’ulivo, la vite e molti tipi di piante ornamentali.
Esiste un vero e proprio calendario per effettuare gli innesti, che spiega quali piante possono essere innestate e in quale periodo. Ad esempio nel mese di agosto e settembre, si può eseguire questa procedura sulle piante di melograno e agrumi. A giugno si può procedere sul mandorlo, albicocco e pesco.