Come riconoscere e gestire un attacco d’ansia
Semplici istruzioni per provare a cancellare i cattivi stati d’animo
Sensazione di minaccia imminente e paura intensa costituiscono degli indicatori di un attacco d’ansia, ai quali si aggiungono segnali fisiologici.
Per fortuna esistono delle soluzioni, degli accorgimenti che possono dare una mano a ritrovare la calma. Tenere, ad esempio, gli occhi momentaneamente chiusi e fare un respiro profondo contribuisce a riconoscere il malessere.
Attacco d’ansia: sintomi e rimedi
Al fine di affrontare il disagio in maniera efficace è innanzitutto essenziale identificare campanelli d’allarme quali:
- vertigini
- nausea
- tremori
- sudorazione
- tachicardia
- terrore o panico
- dolore addominale
- pensieri irrazionali
- sensazione di soffocamento (simile all’arresto cardiaco)
Dopo aver individuato uno o più degli elementi appena menzionati, bisogna concentrarsi sulla respirazione. Inspirare ed espirare, lentamente. Entrare a contatto con il proprio corpo dà modo di incanalare le emozioni verso risposte meno forti.
Il consiglio è di concedersi un respiro profondo per diversi secondi (una trentina circa), trattenerlo (ad esempio per 10 secondi) ed espirare. Il ciclo è ripetibile ogni volta che si vuole, cercando di prestare attenzione all’ingresso e all’uscita dell’aria, nonché al modo in cui i muscoli si rilassano, a uno ad uno.
Le immagini sono solitamente associate a pensieri negativi ricorrenti, cioè rimuginazioni. Identificarli e cercare di sostituirli con frasi positive può aiutare a ridurre un attacco d’ansia.
Se c’è qualcosa che si può fare, allora bisognerà mettersi al lavoro. In caso contrario, il consiglio è di prendere le distanze dall’angoscia e di provare a godersi le cose in grado di mettere di buonumore.
Anche gli esercizi di respirazione profonda danno una mano nel processo, insieme magari ad alcune frasi rassicuranti. Alcuni messaggi saranno più o meno indicati rispetto ad un dato soggetto e ad una data circostanza ma, alla fine, l’obiettivo è provare calma di fronte al disagio vissuto.
Un’altra via consiste nel trovare un angolo tranquillo dove trascorrere del tempo, mentre si ritrova la calma. Così si evita l’esposizione agli occhi altrui e ci si dà la possibilità di ascoltare più lentamente le proprie sensazioni.
Per concludere, è preferibile non ricorrere a rituali, in quanto, laddove non ci fosse occasione di eseguirli, la situazione non farebbe che peggiorare. Comunque sia, se gli episodi sono ricorrenti e il disagio persiste, sarà il caso di rivolgersi ad un professionista.