Come riconoscere ed estirpare dal giardino questa bellissima ma velenosa pianta

Belladonna, come riconoscerla ed estirparla

Sicuramente, oltre che ad averla vista in natura, avrete sentito parlare della Belladonna anche nei film o nei libri. Questa pianta, dalla bellezza e dal fascino indiscutibile, nasconde un lato oscuro. Ogni sua parte, le foglie, i fiori, le bacche, contengono sostanze tossiche potenzialmente letali per gli esseri umani e per gli animali domestici. Riconoscerla quindi, sopratutto se si parla di giardino è importante per evitare rischi.

pianta velenosa

La belladonna è una pianta perenne che può raggiungere un’altezza di 1,5 metri. Le sue foglie sono grandi e verdi, mentre i fiori sono di colore viola e hanno una forma a campana. Il vero pericolo si manifesta verso la fine dell’estate, quando maturano i frutti, noti come “ciliegie del diavolo”. Queste bacche, all’apparenza molto invitanti, dal colore nero lucido possono facilmente essere scambiate per frutti commestibili, ma in realtà sono altamente tossiche.

Come estirpare e smaltire la Belladonna

Se la trovate in giardino è importante estirparla. Prima di avvicinarvi però munitevi di guanti resistenti, occhiali protettivi, mascherina e indossate abbigliamento a maniche lunghe e pantaloni. In questo modo riuscirete a non entrare in contatto diretto con la pianta. Estirparla non è semplicissimo in quanto questa pianta ha radici molto profonde. Quindi munitevi di pazienza, scavate in profondità e rimuovete ogni minima parte per evitare che cresca di nuovo.

pianta perenne

Una volta estirpata, chiudetela in un sacchetto di plastica e smaltita nel secchio dei rifiuti indifferenziati. Evitate assolutamente di utilizzarla nel compost se non volete contaminare tutto il terreno. Una volta smaltita, disinfettate tutti gli attrezzi che avete utilizzato per estirparla con la candeggina e lavate gli indumenti indossati.

Nonostante l’impegno e la cura che avete messo nell’estirpazione, la belladonna potrebbe rinascere anche dal più piccolo frammento di radice rimasto nel terreno. In questo caso sarebbe inutile ripete la procedura. Quindi utilizzate erbicidi naturali e nella peggiore delle ipotesi, quelli chimici.

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