Come realizzare il vostro giardino in bottiglia
Terrario umido realizzato in bottiglia di vetro riciclata
Non tutti hanno la possibilità di vivere in una casa dotata di giardino. Molto spesso si vive in appartamenti e si continua a sognare di poter vedere un po’ di verde. Vediamo allora come realizzare un terrario, un vero e proprio giardino in bottiglia.
I giardini in bottiglia erano molto di moda negli anni 70, dove le damigiane di vetro, erano i recipienti più usati per questi giardini particolari. Oggi in commercio esistono un’infinità di contenitori adatti a questo, di varie forme e dimensioni. L’ideale sarebbe usare sempre un materiale che permetta alla luce di entrare.
Esistono 2 tipi di terrario: quello chiuso o chiamato anche umido, e quello aperto, chiamato anche secco. Quello aperto non è autonomo, in quanto stando a contatto con l’ambiente esterno, ha bisogno di tutte le cure delle normali piante. Quello chiuso, invece, grazie alla tenuta ermetica del tappo, crea un ecosistema artificiale, dal ciclo quasi del tutto autosufficente.
Procedimento per il terrario fai da te
Per iniziare avremo bisogno di: 1 bottiglia di vetro da riciclare con il collo largo, sassolini, terriccio, 2 o 3 piante grasse, qualche sasso grande.
Versiamo per prima cosa i sassolini nella bottiglia, che permetteranno all’acqua di drenare, e quindi di non stagnare marcendo le radici. Riempiamo il fondo con il terriccio. Posizioniamo le piantine grasse, interrando bene le radici. Ora sistemiamo i sassi in maniera casuale, in modo che sembri il più naturale possibile.
Versiamo un po’ d’acqua e posizioniamo il giardino in una zona illuminata della stanza, lontano dai raggi diretti del sole, e dalle correnti d’aria. L’importante è ricordarsi di annaffiare all’incirca 1 o 2 volte al mese, oppure quando ci accorgiamo che il terriccio è asciutto. Se notate all’interno del giardino qualche piccola formazione di muffa, rimuovetela, e lasciate il tappo aperto per 2 giorni, in modo da asciugare e aumentare la ventilazione.