Come coltivare la pianta grassa che muore dopo aver fiorito
Esiste una pianta grassa, l'Aeonium, che ha una particolarità: muore subito dopo essere fiorita. Ecco come prendersene cura
Se amate le piante succulente, una da tenere in considerazione è l’Aeonium (lo trovate scritto anche come eonium). Facente parte della famiglia delle Crassulaceae, ne esistono diverse varietà di questa pianta grassa, ma tutte caratterizzate da foglie lucide che formano delle rosette. Andiamo a vedere come prendersi cura di questa pianta grassa.
Tutti i segreti per prendersi cura della pianta grassa Aeonium
Piante originarie delle isole Canarie e dell’Africa, ne esistono tantissime varietà: alcune specie sono basse, altre creano dei piccoli alberelli. Anche le rosette di foglie assumono aspetti variabili, con colori dal bianco al giallo, passando dal verde al rosso. Piante a crescita lenta, non aspettatevi fiori fino a minimo 5 anni. I fiori hanno una tipica forma a stella, ma non sono molto appariscenti. Inoltre crescono nel cuore delle rosette.
Le varietà più diffuse sono l’Aeonium arboreum, il canariense, il decorum, l’haworthii, l’holochrysum, lo smoithii, il tabuliformis e anche il valverdense. Ma ce ne sono tantissime altre.
Come molte piante grasse, anche l’Aeonium necessita di una buona esposizione alla luce. Tuttavia in piena estate, durante le ore più calde della giornata, è meglio non posizionarla sotto la luce solare diretta pena lo sviluppo di ustioni e bruciature.
Perfetta come pianta d’appartamento, dovete metterla in una stanza in cui siano garantite almeno 6-8 ore di luce solare al giorno. Il terriccio deve essere sabbioso, ma potete usare anche del terriccio comune con della perlite o della torba. Non vanno invece bene le miscele comuni per le piante grasse in quanto l’Aeonium richiede un’umidità leggermente maggiore rispetto ad altre piante succulente.
Per l’irrigazione, queste piante devono essere innaffiate solamente quando il terreno è ben asciutto. Di solito basta innaffiarle una volta ogni due settimane. Nei periodi di quiescenza, cioè quando fa molto caldo d’estate o in inverno, si innaffiano solamente quando le foglie cominciano a sembrare un pochino mosce. Da evitare assolutamente i ristagni idrici.
Come temperatura, non vanno bene né quelle troppo calde né quelle troppo fredde. L’umidità deve essere moderata. Se posizionata all’esterno, occhio che ha bisogno di un terriccio drenante e in parte all’ombra.
Durante la fase di crescita, bisogna fornire un concime diluito con acqua. Le piantine giovani potrebbero richiedere concimazioni mensili, quelle ormai cresciute hanno bisogno di una sola concimazione all’anno. Mai concimarle durante le fasi di quiescenza.
Si propaga tramite talee, meglio se in primavera. Se la piantate in vaso, assicuratevi che sul fondo siano presenti dei fori di drenaggio per evitare il ristagno di acqua che conduce al marciume radicale. Il rinvaso deve essere fatto in primavera, con terriccio nuovo.
Fra le malattie a cui prestare attenzione, occhio agli afidi, agli acari, alle cocciniglie e alle aggressioni da parte di formiche e coccinelle.