Come coltivare l’ulivo, la pianta che ama il sole e il silenzio

L’ulivo è una pianta appartenente alla famiglia delle Oleaceae. Essendo una pianta molto longeva, può vantare origini molto antiche. In Italia cresce lungo tutte le coste del Mediterraneo ed è particolarmente diffusa al centro e al sud.

Può raggiungere fino a 15 metri di altezza ed è caratterizzata da un fusto nodoso di colore grigiastro. Le olive sono i frutti di questo albero, che raggruppate in drupe, maturano tra Ottobre e Novembre e vengono utilizzate per la produzione di olio.

Coltivare un ulivo in vaso è possibile ed è un’ottima soluzione per chi vuole godere dei benefici di questa pianta senza avere l’obbligo di avere un grande spazio giardino. Secondo la tradizione contadina, per coltivare questa pianta c’è bisogno di sole, solitudine, sassi e silenzio. Il sole perché questa pianta cresce in aree miti, la solitudine perché cresce lontano da boschi e foreste e i sassi perché cresce in aree ritirate dove regna il silenzio.

Per coltivare un ulivo in vaso, la prima cosa da fare è scegliere il contenitore giusto. Dovrebbe essere abbastanza profondo da contenere le radici e abbastanza largo da consentire all’ulivo di espandersi. Il materiale migliore per i contenitori è la terracotta o il plastica, ma assicuratevi che sia ben forato sul fondo.

Inoltre, dovete preparare il terreno adatto. Per farlo mescolate insieme terra comune mista con 2-3 parti di sabbia grossolana e aggiungete del concime organico o fertilizzante liquidato diluito nell’acqua per arricchire la terra.

Importantissima l’annaffiatura. Se il vaso è di medie dimensioni, basterà annaffiarlo una volta a settimana in estate, mentre ogni 2 o 3 settimane nelle altre stagioni. Assicuratevi che l’acqua non ristagni e che il terreno sia ben drenato.

Per quanto riguarda il rinvaso, dovrete effettuarlo ogni 2 anni. Ricordate che appena rinvasato, l’ulivo ha bisogno di essere concimato con prodotti che contengano azoto, fosforo e potassio.

Il significato dell’ulivo

L’ulivo è simbolo di pace, amore e speranza. Nell’antico testamento potete trovare vari episodi in cui è stata utilizzata questa pianta a rappresentare la rinascita, la pace, la giustizia e la sapienza. Per gli antichi greci questa pianta era il simbolo della città di Atene e cingeva il capo degli atleti vincitori delle Olimpiadi.