Cos’è e come affrontare la stanchezza emotiva che colpisce molti studenti

Purtroppo non è difficile riconoscersi in quelli che sono veri e propri sintomi della stanchezza emotiva: cosa fare una volta individuato il problema

Quando si ricercano le conseguenze delle falle del sistema scolastico purtroppo il primo ambito da sottoporre ad indagine è il benessere mentale degli studenti: avete mai sentito parlare di stanchezza emotiva?

Stanchezza emotiva negli studenti

Svalutare i sentimenti e la salute psicologica fa parte di un retaggio culturale che affonda le sue radici nell’Ottocento, e pertanto estremamente difficile da sovvertire.

L’omertà, il tentativo di esporre al pubblico una facciata sempre perfetta ed efficiente, l’impossibilità di fermarsi a ponderare e curare le proprie fragilità… Si tratta di input che come un costante stillicidio continuano a danneggiare ancora oggi la società contemporanea.

Le richieste sempre crescenti del mondo accademico e conseguentemente del lavoro, gli elevati livelli di competizione, la frenesia del ritmo della vita costringono sempre più studenti a sperimentare questa scomoda sensazione. Ma di cosa si tratta?

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Riconoscere la stanchezza emotiva

La stanchezza emotiva non si classifica solo come uno stato di sfiancamento morale, ma un complesso malessere psicofisico con risvolti somatici che vanno dall’abbassamento delle difese immunitarie agli attacchi di panico.

Stanchezza emotiva

Il fulcro di questa vera e propria patologia è l’incapacità di gestire le proprie emozioni ed il tentativo di reprimerle, con la logica conseguenza di sentirsene sopraffatti.

Si tratta di quello che per gli anglosassoni viene definito come burnout, ossia letteralmente andato a fuoco, che fa seguito al cosiddetto overwhelming, e dunque un surriscaldamento.

La stessa terminologia esprime pienamente quanto la stimolazione eccessiva possa risultare del tutto paralizzante, ed indurre in risposta depressione, irritabilità, spossatezza, ansia ed agitazione, decremento di entusiasmo ed interesse, rifiuto delle attività sociali e delle mansioni quotidiane.

Gestire la stanchezza emotiva

Per poter evadere in maniera efficace da un tale circolo vizioso bisogna acquisire e comprendere strumenti ed abilità specifici.

Una rete solida ed efficace di sostegno è il primo mezzo per tornare alla luce, che sia essa costruita da persone fidate o da figure professionali.

Inoltre bisogna imparare ad essere compassionevoli ed indulgenti con se stessi come spesso lo si è con gli altri: acquisire la capacità di riconoscere quando dedicarsi alla cura di sé.

A tale scopo può essere di aiuto stilare una lista di attività letteralmente rigeneranti, per il fisico e per la mente, che nutrano gli interessi oltre che il corpo.

Ed infine bisogna ricordarsi di non essere mai soli e di essere sempre legittimati a chiedere del tempo per il riposo.

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