Cime di rapa: i segreti per una semina perfetta
I segreti della semina perfetta delle cime di rapa, ecco come procedere
Le cime di rapa sono la verdura a foglia verde più gustosa che la natura ci offre. In effetti sono molte le ricette che si possono preparare con esse, tuttavia non è sempre semplice trovarle. In effetti, in alcune parti d’Italia le cime di rapa non sono in vendita tutto l’anno e a volte sono molto difficili da trovare. Ma se ti dicessimo che puoi coltivarle autonomamente senza doverle più comprare dal fruttivendolo o addirittura congelate? Non ci credi? Ecco tutti i segreti per la semina perfetta delle cime di rapa.
Come seminare le cime di rapa e soprattutto quando
Gli esperti consigliano di seminare le cime di rapa nei mesi che vanno tra marzo e maggio nel caso in cui si scelgano le varietà primaverili/estive, invece la semina andrebbe fatta tra settembre e novembre per le cime di rapa autunno-vergine. La semina deve avvenire per file che tra loro devono avere almeno 35 cm di distanza e i semi posti almeno a 1 cm di profondità. Insomma, fino a qui sembra tutto molto semplice.
Il terreno
Uno dei segreti per avere delle ottime cime di rapa è quello di scegliere attentamente il terreno. Questo, innanzitutto, deve essere ben drenato, per evitare di creare dell’acqua stagnante. Non devono essere presenti erbacce e prima della semina deve essere abbondantemente concimato. Nel momento della semina, se necessario, è consigliabile rendere soffice il terreno ed eliminare tutti i residui dei raccolti precedenti. La superficie deve essere ben livellata e priva di sassi o di detriti. I pH ottimale sarebbe tra il 6,5 e il 7, nel caso in cui il terreno si riveli acido, allora meglio distribuire del calcare granulare.
Varietà di cime di rapa e irrigazione
Esistono diverse varietà di cime di rapa. Per quello che riguarda la coltivazione primaverile si consiglia di utilizzare la Quarantina e la Novantina con la raccolta che avviene dopo 90 giorni ed è tipica delle zone di Olbia. Per la semina autunnale invece, meglio la Natalia. Ottime anche la Pabularia e la Bassica di Verona. Per quello che riguarda le irrigazioni per farle crescere rigogliose, esse devono essere leggere e frequenti, nei momento in cui emergono meglio irrigare ogni 2 o 3 giorni per evitare che le radici marciscano.