Quali sono e come debellare le malattie e i parassiti più comuni del ciclamino
Le malattie più frequenti del ciclamino e in che modo contrastarle
La bellezza del ciclamino lo rende una delle soluzioni preferite tra chi ha il pollice verde. Vanta un aspetto facilmente riconoscibile, capace di abbellire ogni abitazione. Tuttavia, affinché cresca nella maniera migliore occorre saperlo difendere dalle minacce dell’ambiente esterno.
Può, infatti, ammalarsi ed essere esposto all’azione di fastidiosi parassiti. Per sbarazzarsene è anche possibile adoperare delle soluzioni al 100 per cento naturali, in alcune circostanze. Andiamo a scoprire quali sono gli aspetti chiave nel trattamento del ciclamino, affinché si conservi in salute.
Come affrontare le malattie e i parassiti che possono infestare il ciclamino
Una malattia comune per il ciclamino è la botrite o muffa grigia. Ciò dipende dalle condizioni ambientali e, nello specifico, dalla propagazione delle spore. Si manifesta sotto forma di macchie brune o grigie che prima attaccano gli steli e, in un secondo momento, le foglie.
A scopo preventivo, scegli un fertilizzante che non abbia troppo azoto. Inoltre, evita di esporre il ciclamino al vento, poiché lieviteranno sensibilmente le probabilità di incorrere nella botrite. Se il danno è fatto, ti puoi avvalere soltanto di una soluzione su misura, immessa in commercio dalle aziende di settore.
Pur meno ricorrente della botrite, l’oidio o mal bianco si presenta con macchie bianche irregolari sulle foglie e, talvolta, sui fiori. Ha una consistenza farinosa e tende a svilupparsi in poco tempo, perciò, alle avvisaglie iniziali, intervieni con un articolo apposito o un rimedio a base di zolfo.
Passiamo ora ai parassiti. Gli afidi devono essere trattati con una miscela di mezzo litro d’acqua e 7-8 gocce di olio di neem, da erogare mediante un nebulizzatore.
Specialmente se tieni il ciclamino in giardino, possono costituire una minaccia i tripidi. Affrontali con un forte getto d’acqua (occhio a non spezzare la chioma della pianta!) o trappole adesive.
Foglie accartocciate o dalla forma singolare tendono a suggerire la presenza dell’acaro pallido, detto anche acaro del ciclamino. Fai passare sulle foglie un batuffolo di cotone, imbevuto in mezzo litro d’acqua e 20-30 grammi di scaglie di sapone di Marsiglia.
Infine, esegui un regolare trattamento di pulizia per liberarti della tortricide, riconoscibile da due fattori: i buchetti lasciati sulle foglie e la caduta prematura dei boccioli.