Hai tanto cioccolato delle uova di Pasqua? Usalo per preparare questo gustoso ciambellone, la ricetta è semplicissima!
Ricetta semplice del ciambellone con il cioccolato delle uova di Pasqua
Dopo la Pasqua ci ritroviamo alle prese con molto cioccolato avanzato. Farlo rovinare o gettarlo è davvero impensabile. Oggi vedremo come riutilizzarlo preparando un gustoso ciambellone.
La ricetta che stiamo per proporvi può essere realizzata con qualunque tipo di cioccolato: al latte, fondente o con le nocciole. Mettiamoci all’opera per preparare questo dolce semplice ma davvero molto buono.
Ricetta del ciambellone
Procuratevi i seguenti ingredienti: 170 grammi di cioccolato delle uova di Pasqua più 50 grammi che andrete ad utilizzare per la decorazione, 170 grammi di cioccolato bianco, 3 uova, 120 grammi di zucchero, 100 ml di olio extravergine di oliva, 250 grammi di farina, 180 grammi di latte, 5 grammi di sale e 1 bustina di lievito.
Per prima cosa, spezzettate il cioccolato e fatelo sciogliere a bagnomaria. Fate sciogliere allo stesso modo il cioccolato bianco, ricordandovi di mescolare per evitare che si bruci. Fate raffreddare entrambi.
Montate in una ciotola le uova e lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso. Aggiungete il latte e la farina, mescolate e versate il lievito, il sale e l’olio extravergine d’oliva. Ora aggiungete i due tipi di cioccolato sciolto in precedenza e amalgamate il tutto.
Ungete una tortiera e cospargetela di farina. Versate il composto all’interno e cospargete la superficie con le scaglie di cioccolato. Infornate a 180 gradi per 40-45 minuti. Non vi resta che sfornarlo, decorarlo con zucchero a velo e servirlo, magari accompagnato da una tazza di latte caldo.
Il cioccolato è un alimento deperibile. Se desiderate conservarlo potete avvolgerlo nella carta forno e conservarlo in un posto asciutto al riparo dalla luce. Il cioccolato fondente si conserva per circa 2 anni, il cioccolato al latte 1 anno, mentre quello bianco solo 6 mesi.
Questo alimento non andrebbe mai conservato in frigo, in quanto il freddo modifica le proprietà organolettiche e gli fa perdere il classico gusto. Ricorrere a questo metodo di conservazione solo nel caso in cui le temperature ambientali siano particolarmente elevate, ad esempio in piena estate.
