Cefalea da pc, i sintomi e i modi per minimizzarla
Come riconoscere i sintomi da cefalea da pc, e tutti i rimedi per riuscire a stare meglio
La cefalea da pc è una delle malattie più diffuse al giorno d’oggi, più di quanto si pensi. Una malattia per così dire moderna, che si è fatta sempre più crescente nel corso degli anni.
Una malattia, osiamo dire oggi, praticamente inevitabile visto l’uso e l’abuso che gran parte della popolazione mondiale fa dei personal computer. Del resto, il computer serve praticamente per tutto.
Cefalea da pc, una malattia inevitabile
Usiamo il pc per lavorare, per passare il tempo libero, per accedere alle informazioni più disparate, per restare aggiornati sulle ultime notizie, per guardare un film, per ascoltare musica. In parole povere, il computer è un mezzo divenuto sempre più indispensabile nelle nostre vite. La cefalea che affligge chi passa molte ore davanti allo schermo ne è dunque la dolorosa conseguenza, divenuta una vera e propria sindrome.
Secondo uno studio di qualche anno fa, condotto da due specialisti, Tope Raymond Akinbinu della Nigeria e Y. J. Mashalla del Botswana, e pubblicato nella sezione Medical Practice and Reviews dell’Academic Journals, di cefalea da computer sono affetti 70 milioni di persone. Questo numero, già impressionante, è destinato a crescere a dismisura, si pensi semplicemente al proliferare dello smart working negli ultimi anni.
Molte aziende, grandi e piccole, per risparmiare sui costi scelgono sempre più questa soluzione. Soluzione che incontra sempre più il favore dei dipendenti che si sentono più liberi, meno stressati. E, soprattutto, risparmiano sul carburante e sui biglietti dei mezzi, non dovendo più recarsi al lavoro, ma possono comodamente lavorare da casa coi loro computer.
Cefalea da pc: i sintomi
Il primo sintomo è la vista annebbiata, al punto addirittura di vedere immagini duplicate e sfocate. Questo accade perché quando dobbiamo seguire il filo logico sullo schermo facciamo una doppia fatica. Nel tentativo di riposarsi i nostri occhi sono indotti a distrarsi, spostando dunque inconsciamente l’attenzione verso un’imprecisata zona oltre lo schermo, per cercare di riprende la concentrazione per mettere a fuoco, gli occhi fanno uno sforzo enorme.
Però la vista non è l’unica intaccata da questo male moderno. Altri effetti collaterali sono lo stress psicologico, i problemi neurologici, come il mal di testa cronico; o quelli muscolo-scheletrici, quali dolori al collo e alla schiena, dovuti nella maggior parte dei casi a posture sbagliate.
Esistono diversi sistemi che permettono di classificare accuratamente il mal di testa. Il più conosciuto è la “Classificazione Internazionale delle Cefalee” (ICHD). Questa classificazione è stata redatta dalla International Headache Society e approvata dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), che distingue le cefalee primarie in base ai sintomi e le forme secondarie in base alla loro eziologia.
Cefalee primarie e secondarie
Le cefalee primarie sono la forma più comune di mal di testa e fra queste tre sono le principali:
- Cefalea tensiva la forma più comune e relativamente meno dolorosa.Il mal di testa dipende principalmente dall’involontaria e continua contrazione dei muscoli della nuca, della fronte, delle tempie, del collo e delle spalle, quando si trovano in tensione.
Il dolore è bilaterale e costrittivo, localizzato nella regione occipitale oppure diffuso a tutto il capo. Il mal di testa è persistente, ma generalmente di intensità media o lieve.
- Emicrania: costituisce il secondo tipo più comune di cefalea primaria. Il dolore è intenso e di natura pulsante. Questo tende ad esordire lentamente, su un solo lato della testa, coinvolgendo generalmente la regione frontale sopra l’occhio e la tempia.
- Cefalea a grappolo: rappresenta la forma di cefalea primaria meno comune, ma più grave. Il dolore è intenso e di tipo trafittivo e lancinante. Il mal di testa è quasi sempre unilaterale (colpisce sempre un solo lato della testa) e nel corso di un attacco rimane strettamente sullo stesso lato.
- Cefalee secondarie derivano invece da altre condizioni patologiche e, in pratica, rappresentano uno dei loro sintomi. Alcune malattie possono spesso essere confuse con il mal di testa, proprio perché presentano nella loro sintomatologia questo sintomo.
Bisogna dunque fare molta attenzione, per evitare spiacevoli conseguenze: è sempre meglio consultare un medico.
Cefalea da pc: i rimedi
Incominciamo con il posizionamento dello schermo che è bene tenere a debita distanza dal nostro sguardo tra i 50 e i 70 centimetri. Lo schermo deve essere più luminoso delle luci dell’ambiente dove vi trovate e preferibilmente deve essere ad alta risoluzione; questo perché aiuta minimizzare il più possibile i riflessi.
Inoltre bisogna scegliere personalmente il font che ci è più congeniale, pulire regolarmente lo schermo con un panno per la polvere antistatico e fare una pausa ogni mezz’ora. Alcuni farmaci sono in grado di ridurre o far sparire la cefalea. Ma prima di assumere qualunque farmaco è bene ascoltare il parere di un medico. Dormire è il rimedio più naturale possibile. Il sonno è infatti responsabile della ricarica energetica del cervello. Fondamentale è poi cercare di mantenere sempre una postura corretta.
Praticare attività motoria può rivelarsi molto utile, specie per le cefalee più lievi ma continue. Potete poi applicare un panno bagnato sulla fronte per una sensazione di sollievo sicuramente piacevole. Altro rimedio è applicare un cuscino caldo contenente semi di ciliegie dietro la nuca. Questo per favorire la remissione della cefalea quando è causata da un’infiammazione della cervicale.
Praticare esercizi di respirazione profonda e training mentale: il rilassamento, soprattutto quello indotto dalle tecniche avanzate, è in grado di ridurre significativamente la cefalea. Anche l’attività sessuale può favorire il rilassamento e lenire la cefalea.
Auto massaggio e digito pressione. Procedere in questo modo:
- Sulla pelle della fronte: premere questa zona tra pollice ed indice, poi rilasciarla lentamente e ripetere più volte.
- Nella zona sotto la nuca: comprimere esercitando una pressione con i polpastrelli dei pollici.
Applicare una fasciatura molto stretta alla testa è un antico rimedio che serve a ridurre l’afflusso di sangue al cuoio capelluto e diminuire in tal modo le pulsazioni tipiche della cefalea.
È consigliabile spegnere totalmente le luci e, quando si cerca di riposare bene, in caso di sole, invece munirsi degli occhiali appositi con lenti certificate.
Regolarizzare le abitudini di vita, soprattutto quelle dei pasti e del sonno, evitare di eccedere con alcool e sigarette.
Mantenere alto il livello dell’umore, cercare di essere persone positive e curare eventuali disturbi come ansia e depressione.
E per concludere, delle dosi non eccessive di caffeina: se l’eziologia implica una vasodilatazione, la vasocostrizione della caffeina può aiutare ad alleviare il dolore.