Come rilevare la carenza di vitamina D: i ricercatori hanno sviluppato un test
In che modo stabilire se l'apporto di vitamina D è insufficiente rispetto all'effettivo fabbisogno
Come rilevare la carenza di vitamina D? Un sintomo ben preciso ci può segnalare uno scarso apporto.
Questa vitamina riveste una funzione davvero importante per il nostro corpo. Si tratta, infatti, di una sostanza liposolubile, che dà una mano al nostro organismo ad assorbire il calcio e proteggere ossa, muscoli e cuore. Poiché poco presente negli alimenti che consumano, tante persone vanno in… riserva.
Tra le fonti principali per assorbirla c’è la luce solare. Difatti, nel momento in cui la pelle viene esposta ai raggi, l’organismo converte il colesterolo del quale è in possesso in vitamina D. Se insufficiente, può comportare vari problemi di salute, tra cui dolori ossei e debolezza muscolare.
Test per stabilire la carenza di vitamina D
Un recente studio è giunto alla conclusione che è possibile stabilire la carenza di vitamina D anche tramite un test dell’olfatto. Pubblicato nel 2020 dalla rivista Nutrients, il rapporto ha evidenziato un legame tra la mancanza di tale vitamina e la perdita di gusto e dell’olfatto con l’avanzare dell’età.
Sicché il processo avviene molto lentamente, potrebbe risultare difficile riconoscere fin da subito i segni della perdita dei due sensi. Quella dell’olfatto consiste nell’incapacità di identificare in maniera corretta più di 6 degli 8 odori del Pocket Smell Test, dove un paziente prova a riconoscere l’odore di un qualcosa tra quattro opzioni.
I ricercatori sono giunti a stimare che i soggetti con carenza di vitamina D hanno il 39 per cento di probabilità in più di soffrire di alterazioni ai due sensi nel corso della loro vita.
Il livello raccomandato è pari a:
- 600 UI per gli Under 70
- 800 UI per gli Over 70
L’unita di misura UI equivale a 0,025 microgrammi di vitamina D₃/D2.
Come abbiamo già detto, la luce solare ne costituisce la principale fonte; perciò, è possibile ottenerne in quantità adeguata passando un po’ di tempo sotto il sole. A seconda dell’intensità dei raggi, sono sufficienti dai 10-20 minuti in primavera ed estate alle circa 2 ore in pieno inverno.
A ogni modo, la vitamina D si trova pure in determinati alimenti, quali gli spinaci, i semi di soia e pesci tipo le sardine o il salmone.